Innanzitutto, perché proprio il 25 novembre? Questa data non è casuale, ma rappresenta un momento storico di grande significato. Fu scelta per commemorare le sorelle Mirabal – Patria, Minerva e María Teresa – brutalmente assassinate nel 1960 nella Repubblica Dominicana per la loro opposizione al regime dittatoriale di Rafael Trujillo. Le tre donne, note anche come “Las Mariposas” (Le Farfalle), sono diventate un simbolo universale della lotta contro la violenza di genere. La loro storia di coraggio ha spinto le Nazioni Unite, nel 1999, a dichiarare il 25 novembre Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne.
Questo giorno non è solo un tributo al loro sacrificio, ma un invito a riflettere su una problematica che, ancora oggi, colpisce milioni di donne nel mondo.
Uno sguardo ai dati

Nel 2023, i dati del Report Eures evidenziano che ogni tre giorni una donna viene uccisa nel nostro Paese. Di questi femminicidi, circa il 90% è commesso da partner o ex partner, a dimostrazione che la violenza si consuma spesso tra le mura domestiche.
In Sicilia, la problematica è particolarmente grave:
- Secondo i dati Istat del 2022, oltre il 31% delle donne siciliane ha subito almeno una forma di violenza fisica o psicologica nella propria vita.
- Le denunce di stalking, violenza domestica e abusi sessuali sono in crescita. Questo dato può essere letto sia come un aumento degli episodi sia come una maggiore consapevolezza e propensione a denunciare.
- Tra gennaio e ottobre 2024, i Centri Antiviolenza dell’isola hanno registrato oltre 2.500 richieste di aiuto, con un incremento rispetto agli anni precedenti.
Il “Codice Rosa”
In Sicilia, come in altre regioni italiane, gli ospedali applicano il Codice Rosa, un protocollo specifico per assistere le donne vittime di violenza. Questa rete di supporto multidisciplinare è fondamentale per garantire un trattamento sanitario e psicologico adeguato, oltre a facilitare la collaborazione con forze dell’ordine e assistenti sociali.
Perché parlare di violenza sulle donne è fondamentale?
La violenza di genere non è solo una questione privata, ma una violazione dei diritti umani. Parlare di questa problematica aiuta a:
- Rompere il silenzio: la paura, il senso di colpa e lo stigma spesso impediscono alle vittime di denunciare.
- Educare le nuove generazioni: investire nell’educazione è essenziale per prevenire comportamenti abusivi e costruire una società più equa.
- Promuovere politiche efficaci: i dati mostrano che l’inasprimento delle pene non è sufficiente; servono prevenzione e supporto continuo alle vittime.
Installare panchine rosse, organizzare flash mob o tenere dibattiti nelle scuole sono azioni fondamentali per sensibilizzare, ma non bastano. La violenza di genere è una battaglia culturale e sociale che richiede un impegno costante da parte di tutti: istituzioni, scuole, famiglie e cittadini. Serve costruire un tessuto sociale basato sul rispetto e sul riconoscimento reciproco, in cui ogni donna possa vivere libera dalla paura.