I medici di famiglia stanno aspettando l’arrivo dei vaccini antinfluenzali per dare inizio alla campagna vaccinale, prevista per metà ottobre. Tuttavia, secondo quanto dichiarato dalla FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), rappresentata da Luigi Tramonte, segretario regionale, c’è il rischio di un ritardo di circa due settimane. Se le dosi non arrivano in tempo, potrebbe compromettersi l’obiettivo di vaccinare circa il 90% della popolazione fragile entro il 31 dicembre.
Tramonte sottolinea l’importanza di iniziare al più presto per proteggere i soggetti più vulnerabili: anziani e pazienti a rischio. Ritardi fino a gennaio potrebbero ridurre l’efficacia della campagna vaccinale.
Il Dipartimento di pianificazione strategica dell’Assessorato regionale alla salute, guidato da Salvatore Iacolino, ha garantito che i tempi di consegna saranno brevi, assicurando che tutto sarà organizzato nei prossimi giorni.
Negli studi di medicina generale, i pazienti potranno vaccinarsi non solo contro l’influenza, ma anche contro altre patologie come Covid-19, polmonite e il fuoco di Sant’Antonio. Anche i pediatri potranno somministrare vaccini contro l’influenza e il papillomavirus, e si attende che l’AIFA chiarisca le modalità per l’avvio della campagna contro il virus respiratorio sinciziale, responsabile di numerose bronchioliti nei bambini.
