Gela destinata sempre ad essere il fanalino di coda anche in ambito di sanità. Il reparto UTIN (Unità di terapia intensiva neonatale) all’ospedale Vittorio Emanuele di Gela resta pronto in attesa di personale specializzato, mentre, al Sant’Elia di Caltanissetta si dà il via alla realizzazione del medesimo reparto. Questo quanto annunciato dal Deputato regionale Forza Italia, Michele Mancuso, in occasione dell’incontro con il Presidente della Regione, Renato Schifani, il Segretario regionale Forza Italia Sicilia, Marcello Caruso, e il Sindaco di Caltanissetta, Walter Tesauro.
“Dall’Azienda mi hanno fatto sapere che i posti letto per l’Utin saranno divisi tra Caltanissetta e Gela, in relazione ai dati oggettivi della popolazione, della natalità e dei bisogni del territorio limitrofo – dichiara Michele Mancuso – L’apertura dell’Utin al Sant’Elia dà un forte segnale alla comunità e a chi chiede sicurezza nella nascita dei propri bambini e per questo un grazie va soprattutto alla grande attenzione che il presidente Schifani volge al territorio Nisseno”.
Una situazione che se ad oggi appare particolarmente paradossale considerato che i neonati dell’intero hinterland si trovano costretti a raggiungere Enna per eventuali casi di emergenza, un domani vedrà un reparto che appena attivato sarà subito smembrato. Preoccupazione ed allarmismo non tardano a sopraggiungere come anche il dubbio che una tale proposta possa invece far risultare carente un reparto di notevole importanza per i neonati, come sostenuto dal Senatore M5S, Ketty Damante.
“Una giravolta che creerebbe due reparti inefficienti e provocherebbe nei fatti lo sperpero di milioni di euro investiti fino ad oggi dall’ospedale “Vittorio Emanuele” per l’attivazione dell’unità di terapia intensiva neonatale. Non vorremmo che la salute dei nostri bambini e delle nostre partorienti possa dipendere da equilibri politici, considerando il totale cambio di rotta verso un ospedale piuttosto che un altro e contravvenendo ad un decreto regionale del 2010 che assegna chiaramente al “Vittorio Emanuele” l’unita’. Se Asp e Regione vogliono dare risposte alla cittadinanza, raddoppino i posti anziché dividerli, raddoppiando anche la pianta organica”.
In merito al dibattito, prende parola anche il portavoce del M5S di Caltanissetta, Roberto Gambino.
“Riteniamo che qualsiasi intervento da parte della politica sulla salute dei cittadini, debba tenere conto dell’intera provincia e non limitarsi a interessi esclusivamente localistici. La Commissione Sanità del comune di Caltanissetta ha predisposto una piattaforma, che è stata approvata all’unanimità del consiglio comunale, che compulsa il Sindaco di Caltanissetta a intervenire nei confronti del direttore generale Ficarra per rendere efficace ed efficiente la sanità nella città di Caltanissetta. L’Utin, la chirurgia toracica, il completamento del trauma center, la breast unit, sono alcuni dei nostri obiettivi, nella consapevolezza che il bacino di utenza del DEA di secondo livello vada oltre la scala provinciale avendo come riferimento le provincie di Caltanissetta, Enna ed Agrigento. Auspichiamo che la politica si occupi dei grandi temi a tutela della salute dei cittadini e non si fermi a interessi localistici di bottega”.