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Torrone di Caltanissetta - © ViU News

Torrone di Caltanissetta: valorizzare la filiera per costruire futuro

A Caltanissetta, il Torrone non è solo un dolce, ma una storia di passione, tradizione e innovazione. Durante un importante incontro presso la sede dell’Associazione Produttori Torroni di Caltanissetta, protagonisti del mondo agroalimentare hanno messo al centro il valore di questa eccellenza locale, riconosciuta ufficialmente nel 2023 come Presidio Slow Food.
All’incontro hanno preso parte, oltre al maestro pasticcere Davide Scancarello, tutti i membri del direttivo dell’associazione, i produttori delle materie prime coinvolte – miele, mandorle e pistacchi, coltivati esclusivamente nelle campagne nissene – e personalità di spicco del panorama agroalimentare nazionale.
Tra gli ospiti di rilievo, il professore Francesco Sottile, agronomo, docente di Coltivazioni arboree e Biodiversità presso l’Università degli Studi di Palermo, componente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità, da sempre legato ai produttori, alle comunità locali e ai progetti più innovativi promossi da Slow Food Italia. Il suo intervento ha offerto una profonda riflessione sul ruolo delle filiere nella tutela della biodiversità e nella costruzione di un’economia agricola sostenibile, che metta al centro le persone e i territori.

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A dare ulteriore spessore al dibattito è stata anche la partecipazione del Presidente regionale di Slow Food Sicilia, Fabio Di Francesco, che ha sottolineato il valore strategico del Presidio, definendolo “un esempio concreto di come tradizione, identità e sostenibilità possano diventare strumenti di sviluppo”.
Il Torrone di Caltanissetta rappresenta un unicum a livello mondiale, grazie a un rigoroso disciplinare che prevede l’utilizzo esclusivo di tre ingredienti – miele, mandorle e pistacchi – provenienti unicamente dal territorio di prossimità. Una scelta etica, culturale e produttiva che esalta il valore della filiera corta, il legame diretto con la terra e la centralità del lavoro dei produttori locali.
Il presidente Davide Scancarello e tutto il direttivo dell’Associazione Produttori Torroni di Caltanissetta – composto da Calogero Miraglia, Salvatore Miraglia, Gianfranco Nitro, Sandro Nitro e Claudio Nitro – hanno espresso profonda soddisfazione per gli argomenti trattati durante la riunione. Più volte sono intervenuti per raccontare la loro dedizione nel custodire e tramandare questa tradizione dolciaria, frutto di impegno quotidiano e passione per il territorio. Hanno inoltre auspicato una filiera sempre più ampia, ricca di produttori e collaborazioni, affinché il modello del Torrone di Caltanissetta diventi un riferimento unico nel panorama economico.


Durante l’incontro è emerso con chiarezza quanto questo modello produttivo non sia solo una garanzia di qualità e autenticità, ma anche un volano per lo sviluppo economico e sociale del territorio, in particolare per le nuove generazioni. Dal campo al laboratorio, fino alla tavola, ogni fase del processo produttivo diventa occasione di crescita, confronto e promozione di una cultura del cibo fondata sulla responsabilità e sull’innovazione radicata nella tradizione.
Come ha sottolineato il professore Sottile, “una filiera sana, sostenibile e tracciabile è la chiave per un futuro in cui i giovani possano tornare a credere nell’agricoltura, nell’artigianato e nella forza delle radici”.
Il Torrone di Caltanissetta si afferma così non solo come prodotto d’eccellenza, ma come simbolo di un’economia che nasce dalla terra, cresce nel sapere artigiano e guarda al futuro con la consapevolezza e la creatività dei nostri tempi.

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