Due uomini, di cinquanta e di venticinque anni, sono stati portati dalla polizia nel carcere catanese di Piazza Lanza. Si tratta di padre e figlio che sono accusati di tentato omicidio, aggravato dalla premeditazione, e di ricettazione di arma da fuoco.
Le indagini coordinate dalla Procura di Catania ed eseguite dalla Squadra Mobile di Catania, hanno preso spunto da una sequela di segnalazioni giunte al numero unico delle emergenze, relative alla presenza di un 45enne ferito da colpi di arma da fuoco, nei pressi di un centro scommesse nel quartiere Cibali.
Grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza dell’attività per la Polizia è stato possibile, da subito, raccogliere, nei confronti dei due indagati, gravi elementi indiziari idonei a ricostruire le fasi antecedenti, concomitanti e successive al tentato omicidio che sarebbe stato commesso, sparando a distanza ravvicinata sei colpi di pistola in rapida sequenza, da parte del 50enne. Gli spari sarebbero stati il culmine di un acceso litigio riguardante il rapporto e i comportamenti della vittima con una donna, un tempo legata sentimentalmente a lui, ma precedentemente compagna del 50enne e madre del 25enne.
Dopo l’evento padre e figlio si sono dileguati ed è stata disposta la perquisizione delle loro abitazioni. Nella casa del 25enne è stata rivenuta una pistola revolver clandestina, occultata all’interno dell’armadio della stanza da letto. Il 25enne è stato rintracciato dagli agenti della polizia nella notte del 5 marzo, all’interno di un bed & breakfast. Il padre si è costituito il giorno stesso negli Uffici della Squadra Mobile.
