469103706 1124590229674863 1769079160159088883 n Tensione nel Pd siciliano: tra dimissioni e commissariamento, il partito si spacca 469103706 1124590229674863 1769079160159088883 n Tensione nel Pd siciliano: tra dimissioni e commissariamento, il partito si spacca
Anthony Barbagallo, Partito Democratico

Tensione nel Pd siciliano: tra dimissioni e commissariamento, il partito si spacca

Tensioni sempre più forti scuotono il Partito Democratico in Sicilia, già alle prese con le profonde divisioni sulle modalità di svolgimento del congresso regionale. La frattura interna, che contrappone l’ala vicina a Bonaccini e quella che fa capo alla segretaria nazionale Schlein, è acuita dalle recenti dinamiche legate all’approvazione della manovra finanziaria regionale da parte dell’Assemblea siciliana.

A far emergere il dissenso è anche la posizione del gruppo parlamentare del Pd all’Ars, che, pur votando contro la manovra, ha incassato alcune modifiche chiave nel maxi-emendamento. La manovra, approvata entro fine anno – un evento che non si verificava da vent’anni – ha permesso al governo Schifani di chiudere bilancio e finanziaria, ma non senza polemiche.

Il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, non risparmia critiche al centrodestra:

“Un centrodestra senza una visione della Sicilia, costretto a parcellizzare la spesa assecondando le richieste dei deputati e alimentando una campagna acquisti continua. Promettere utilità come finanziamenti in cambio di consensi elettorali è un reato grave per il nostro ordinamento giuridico. In una regione come la Sicilia, dove il tasso di povertà è allarmante e le città occupano gli ultimi posti nella qualità della vita, il governo e la maggioranza avrebbero dovuto gestire le risorse pubbliche con maggiore oculatezza”.

Barbagallo ha annunciato che il Pd è pronto a denunciare “distorsioni delle procedure e sperperi di denaro pubblico” nelle sedi opportune. Il segretario ha poi sottolineato il ruolo determinante del Pd nel miglioramento della manovra finanziaria:

“Abbiamo evitato la creazione di una nuova agenzia regionale per attrarre investimenti, che sarebbe diventata l’ennesimo carrozzone. Inoltre, abbiamo imposto la creazione di un fondo per abbattere gli interessi sui crediti al consumo per le famiglie con Isee sotto i 30 mila euro e un fondo da 10 milioni per i comuni in dissesto e predissesto”.

Attraverso l’intervento del Pd, sono stati garantiti 18 milioni per il trasporto alunni e i ricoveri psichici, istituiti 5 milioni per la progettazione comunale e aumentati i fondi per l’autismo.

Barbagallo conclude con un appello politico:

“Siamo impegnati a costruire l’alternativa alle destre, partendo dal metodo di gestione delle risorse pubbliche, focalizzato sulle vere priorità dei siciliani e non sugli interessi degli amici degli amici”.

La crisi interna del Pd si intreccia così con il dibattito sulla manovra, mentre le dimissioni eccellenti – come quella di Fabio Venezia dalla segreteria regionale – e l’ipotesi di commissariamento del partito rendono il clima sempre più incandescente. Tutti gli occhi sono puntati sulla riunione dell’Assemblea regionale del Pd dell’11 gennaio, che potrebbe rappresentare un punto di svolta per il futuro politico del partito.

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