Dal 10 febbraio, il Teatro Regina Margherita di Caltanissetta è senza Direttore Artistico in seguito alla revoca dell’incarico ad Alessandra Falci, a causa delle polemiche emerse riguardo al processo di selezione. Alcuni aspiranti esclusi dal bando avevano infatti sollevato dubbi sulla legittimità di alcuni requisiti della vincitrice e, dopo le verifiche degli uffici preposti del Comune di Caltanissetta, la nomina è stata revocata. Il 27 gennaio, i consiglieri comunali di opposizione avevano presentato un’interrogazione al sindaco Walter Tesauro per ottenere chiarimenti e maggiori informazioni sul processo di selezione.
Il Partito Democratico, a distanza di oltre un mese, torna alla carica per cercare risposte a molti interrogativi, sollecitando l’amministrazione Tesauro: “come è stato possibile valutare una proposta progettuale senza fornire preventivamente ai candidati alcun oggettivo criterio di definizione della stessa? Senza una indicazione di budget di spesa, di attribuzioni di personale e di misure organizzative, infatti, qualsiasi proposta presentata dai candidati non poteva che apparire come una mera dichiarazione d’intenti e la valutazione dell’amministrazione non poteva che ridursi ad una mera scelta discrezionale. – si legge in una nota inviata agli organi di stampa, a firma di Carlo Vagginelli e Giancarlo La Rocca della segreteria cittadina del PD, che sottolineano – Ciò che ci interessa sapere dalla viva voce dell’Amministrazione Tesauro è quindi il criterio di valutazione adottato per individuare la proposta progettuale più rispondente ai propri obiettivi programmatici e soprattutto quali siano questi obiettivi programmatici che la Giunta intende perseguire. Allo stesso tempo, intendiamo chiarire se l’Amministrazione intende proporre un modello di gestione effettivamente imparziale e trasparente del Teatro Margherita, valutando la costituzione di una Fondazione o dotandosi di altro strumento giuridico ritenuto più opportuno.”
I democratici intendono quindi sapere se l’Amministrazione e la Commissione incaricata di valutare i requisiti di ammissibilità delle candidature presentate abbia svolto una verifica adeguata oppure no.
“Ad oggi, dopo più di un mese dalla sua presentazione, la nostra interrogazione resta priva di risposta. Ci auguriamo che questa lentezza sia figlia di una mancanza di tempo e non di idee dell’amministrazione Tesauro e dell’Assessora Candura. – concludono Vagginelli e La Rocca, aggiungendo – Continuiamo quindi ad attendere con fiducia i chiarimenti richiesti, sperando che prima o poi possano arrivare.”