pexels monstera 6289026 Svimez, tra le regioni italiane Sicilia al top per crescita Pil nel 2023 pexels monstera 6289026 Svimez, tra le regioni italiane Sicilia al top per crescita Pil nel 2023

Svimez, tra le regioni italiane Sicilia al top per crescita Pil nel 2023

Nel panorama economico italiano del 2023, la Sicilia si distingue come la regione con la più alta crescita economica, segnando un aumento del PIL del 2,2%. Questo dato la pone al di sopra del Veneto, che registra un incremento dell’1,6%. Queste informazioni emergono dal recente rapporto Svimez presentato oggi, che evidenzia il dinamismo economico dell’isola. Non solo crescita economica, ma anche un notevole incremento occupazionale: la Sicilia si piazza tra le prime regioni italiane per variazione percentuale dell’occupazione tra il 2019 e il 2023, con un aumento del 5,2%, condividendo il podio con la Liguria, e superata solo dalla Puglia che registra un +6,2%.

Il settore delle costruzioni ha giocato un ruolo fondamentale nel trainare l’occupazione in Sicilia, con un impressionante aumento del 48,1%. Seguono l’industria in senso stretto con un +13,8%, i servizi con un +1,8% e l’agricoltura con un modesto ma significativo +0,7%.

«Sono estremamente orgoglioso dei dati diffusi oggi dalla Svimez. La crescita del Pil siciliano del 2,2% è l’ennesima conferma di un’inversione di tendenza che non è casuale, ma frutto del duro lavoro e delle politiche liberali che abbiamo attuato, con una maggiore capacità di investire nelle infrastrutture e nei settori strategici per rilanciare l’economia. Dati che fanno il paio con quelli già diffusi nei giorni scorsi anche da Bankitalia e Unioncamere». Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando il rapporto dell’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, presentato oggi a Roma. 

«Inoltre – prosegue Schifani – è motivo di orgoglio sottolineare come l’occupazione nel post-pandemia sia cresciuta in maniera significativa, con una ripresa più marcata rispetto ad altre aree del Paese: la Sicilia, con un +5,2%, è infatti la seconda regione più dinamica di tutto il Sud. Questo è il risultato delle politiche regionali a sostegno delle imprese, che hanno contribuito a creare nuove opportunità di lavoro e a ridurre il disagio sociale. Ottimi segnali arrivano anche dalla blu economy: la filiera navale e cantieristica dell’Isola è prima per valore aggiunto (700 milioni di euro) in tutto il Sud».

«Questi dati, però – sottolinea il presidente della Regione – non ci devono fare abbassare la guardia su alcuni ambiti, in particolare sull’emigrazione giovanile. La fuga dei nostri talenti, soprattutto dei laureati, è un tema sul quale siamo concentrati. Il nostro fine è creare un futuro in cui i giovani siciliani possano vedere la loro terra come un luogo di opportunità e crescita, senza dover cercare altrove le condizioni per realizzare i propri sogni. Per questo la nostra azione mira a coniugare sviluppo e occupazione di qualità. Lavoriamo a questo obiettivo, da un lato, dialogando con le imprese e, dall’altro, con la modernizzazione e il rinnovamento dell’apparato burocratico regionale. Infatti, grazie al nuovo accordo Stato-Regione, dopo decenni, siamo riusciti a sbloccare le assunzioni con circa duecento giovani già in servizio e altri 600 che saranno selezionati nel prossimo triennio. A questi – conclude Schifani – si aggiungono anche i concorsi espletati per i Centri per l’impiego con 500 persone già assunte e altre circa cento che lo saranno nel 2025. Dati che contribuiranno a farci lasciare l’ultima posizione in classifica tra le regioni italiane come tasso di turnover tra il personale, che deve essere considerato una risorsa e non un costo e che va gratificato attraverso percorsi incentivanti e premiali, anche di carriera». 

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