Spaccio h24 a Catania: arrestati 14 membri di un’organizzazione familiare

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Un’operazione condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia, ha portato all’arresto di 14 persone accusate di associazione finalizzata al traffico di droga e altri reati connessi. L’azione ha disarticolato una piazza di spaccio attiva nel quartiere San Cristoforo, tra via Villascabrosa e via Officina, che fruttava al sodalizio criminale circa 4.000 euro al giorno grazie a oltre 200 cessioni quotidiane di cocaina e marijuana.

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Un aspetto particolarmente inquietante emerso dalle indagini riguarda l’utilizzo di bambini durante le attività illecite. In alcune occasioni, le consegne di droga avvenivano in presenza di minori, tenuti per mano o in braccio dagli indagati, nel tentativo di passare inosservati. Questo dettaglio evidenzia il grado di spregiudicatezza dell’organizzazione, disposta a coinvolgere anche i più vulnerabili per continuare le attività illecite.

Le indagini, svolte tra novembre 2021 e settembre 2022, hanno permesso di ricostruire l’organizzazione gerarchica del gruppo, guidato dai pregiudicati Emanuele Napoli e Alessandro Carambia. Il sistema coinvolgeva anche familiari dei due leader: la madre di Napoli, Maria Greco, fungeva da custode della droga, mentre la moglie Alessandra Sudano gestiva parte della contabilità e indirizzava i clienti.

Tra gli altri componenti figurano pusher, vedette e collaboratori incaricati di proteggere il traffico, utilizzare nascondigli ingegnosi per le dosi e adottare un linguaggio criptico per comunicare. La droga veniva definita “caffè” o “cialda” e le bilance di precisione erano chiamate “orologi”. Le transazioni avvenivano spesso in pubblico o tramite tecniche discrete come lanci di dosi dai balconi e utilizzo di cesti calati dai piani superiori.

Durante le indagini sono stati sequestrati droga, denaro e un’arma da fuoco, una pistola a tamburo con matricola abrasa. Gli arresti sono stati eseguiti a seguito della convalida delle misure cautelari da parte del Tribunale del Riesame e della Corte di Cassazione.

L’operazione, denominata “Villascabrosa,” rappresenta un duro colpo alla criminalità organizzata, che da anni alimenta le proprie casse tramite il controllo delle piazze di spaccio, contribuendo al degrado sociale del territorio.

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