Preparatevi: il 21 dicembre arriva puntuale il solstizio d’inverno, ovvero il giorno più corto dell’anno. Ma non lasciatevi scoraggiare dalla brevità delle ore di luce: questa data, seppur “buia”, ha un fascino tutto suo, tra scienza, storia e tradizioni antiche.
Cos’è il solstizio d’inverno?

Semplificando, è il momento in cui il Sole raggiunge il punto più basso del cielo rispetto all’orizzonte, regalando al nostro emisfero il minor numero di ore di luce. Non temete, però: da qui in avanti, le giornate inizieranno lentamente ad allungarsi, preludio alla primavera (anche se sembra lontana!).
Curiosità astronomiche

Sapevate che il termine “solstizio” deriva dal latino solstitium, cioè “Sole fermo”? Questo perché, per qualche giorno, sembra che il nostro astro si “fermi” nel suo percorso prima di risalire nel cielo. Inoltre, per gli appassionati di astronomia, il 21 dicembre è un’occasione d’oro: il cielo notturno è al suo massimo splendore, con stelle e pianeti più visibili grazie alla lunga oscurità.
Tradizioni e simboli
Il solstizio ha ispirato civiltà di ogni epoca. Gli antichi romani festeggiavano i Saturnali, una festa di gioia e rinnovamento. Le popolazioni nordiche celebravano lo Yule, accendendo fuochi per simboleggiare il ritorno del Sole. Ancora oggi, molte tradizioni natalizie traggono ispirazione da questi antichi riti di luce e speranza.
Il 21 dicembre segna simbolicamente il punto di svolta: non è un caso che, in molte culture, rappresenti un momento di nuovo inizio.
Allora, siete pronti a immergervi nel fascino del giorno più corto dell’anno?