Scontro sul randagismo, il WWF boccia la riforma: “Legge da rivedere, penalizza la tutela degli animali”

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Il WWF Sicilia Centrale ha lanciato un duro attacco contro il disegno di legge n. 738, attualmente all’esame dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS), ritenendolo un grave passo indietro nella lotta al randagismo. L’associazione ha inviato una nota ai deputati regionali eletti nella provincia di Caltanissetta – Nuccio Di Paola (M5S), Michele Mancuso (FI) e Salvatore Scuvera (FdI) – chiedendo il ritiro della norma, definita “incostituzionale” e favorevole agli interessi economici dei canili privati a scapito del volontariato zoofilo.

Secondo il WWF, il provvedimento peggiorerebbe la normativa attuale, smantellando strategie di prevenzione consolidate, come la reimmissione sul territorio dei randagi sterilizzati, e limitando fortemente il ruolo delle associazioni animaliste.

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“Abbiamo analizzato il testo con la nostra esperienza sul campo e siamo profondamente preoccupati – ha dichiarato Ennio Bonfanti, presidente del WWF Sicilia Centrale –. La proposta di legge rischia di compromettere il lavoro svolto da volontari e associazioni, eliminando strumenti fondamentali per la gestione del fenomeno e aumentando i costi per i Comuni, che dovrebbero affidare sempre più randagi ai canili privati”.

Gli esperti legali dell’associazione hanno inoltre evidenziato profili di illegittimità della norma, in contrasto con il Codice del Terzo Settore (D.Lgs. n. 117/2017) e il Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. n. 36/2023), soprattutto per quanto riguarda la gestione dei rifugi per animali e l’uso di beni pubblici. Il timore è che le nuove regole possano favorire una gestione meno trasparente delle strutture di ricovero e un aumento degli oneri finanziari per gli enti locali.

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“Le modifiche previste incentivano il lucro dei canili privati, che spesso hanno già mostrato criticità gestionali nella nostra Regione, con casi di malaffare che hanno richiesto interventi della magistratura – ha aggiunto Bonfanti –. Il randagismo non deve diventare un business sulle spalle degli animali e dei cittadini”.

Il WWF ha chiesto che il Ddl venga ritirato dall’aula e riportato in VI Commissione “Salute, Servizi Sociali e Sanitari” per un’analisi più approfondita, coinvolgendo attivamente le associazioni animaliste. Contestualmente, ha invitato i tre deputati nisseni a un incontro tematico con volontari e addetti ai lavori per un confronto diretto sulle misure più efficaci per contrastare il randagismo in provincia di Caltanissetta.

“Legiferare su questi temi – conclude Bonfanti – significa garantire non solo il benessere animale, ma anche un uso corretto delle risorse pubbliche e una gestione etica del fenomeno”.

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