Stop al servizio di trasporto pubblico per venerdì prossimo, 8 novembre. Lo sciopero coinvolgerà diverse città metropolitane, tra queste anche Catania. “Questo sciopero, il terzo di 24 ore senza fasce di garanzia – afferma Giovanni Lo Schiavo, responsabile dell’unione provinciale Cisal Catania – si sarebbe potuto evitare se il Governo centrale e le associazioni datoriali fossero stati meno indifferenti al rinnovo contrattuale e a una riforma strutturale del settore”.
Negli ultimi anni sempre più frequenti sono stati i dibattiti che, nel coinvolgere sindacati e aziende del trasporto pubblico locale, ponevano il focus su questioni normative aziendali di secondo livello. Le aziende del trasporto pubblico locale continuano a palesare notevoli difficoltà nel reperimento di autisti per autobus e trasporto su rotaia, a causa dei carichi significativi di lavoro e salari poco accattivanti in relazione alla notevole responsabilità. Dimostrazione ne è la mobilitazione indetta per l’8 novembre 2024 dai sindacati nazionali di categoria al fine di sollecitare il “rinnovo del ccnl scaduto lo scorso 31 dicembre 2023, risorse adeguate a garantire servizi efficienti ai cittadini e la sicurezza degli operatori, dato l’aumento delle aggressioni fisiche e verbali”. “Attualmente – precisa Giovanni Lo Schiavo – la retribuzione da contratto collettivo nazionale del lavoro per un operatore di trasporto pubblico con funzione di conducente (parametro 140) è di 1.485 euro lordi al mese (circa 1.150 euro netti), con incrementi salariali, per ogni rinnovo dal 2009, di soli 24-28 euro lordi (parametro 140)”.