Il 18 gennaio 1271 moriva Santa Margherita d’Ungheria, una delle figure più luminose e spirituali del XIII secolo. Figlia del re Béla IV d’Ungheria e della regina Maria Lascaris, Margherita nacque nel 1242 in un periodo di grandi tumulti per il suo paese, minacciato dall’invasione dei Mongoli. Fin dalla nascita, la sua vita fu destinata al servizio di Dio, a cui fu offerta come voto per la salvezza della patria.
Una vita di fede e sacrificio

Margherita fu affidata in tenera età al monastero domenicano di Veszprém, dove ricevette un’educazione religiosa rigorosa. Crescendo, rifiutò tutte le proposte di matrimonio, compresi i tentativi della sua stessa famiglia di usarla come pedina politica per consolidare alleanze. Decisa a vivere secondo il voto fatto dai suoi genitori, scelse la via della povertà, della preghiera e della penitenza.
A soli 12 anni, entrò ufficialmente nel monastero domenicano sull’isola delle Lepri, oggi nota come “Isola Margherita”, nel Danubio, vicino a Budapest. Qui condusse una vita ascetica, dedicandosi interamente alla preghiera e al servizio degli altri. Era conosciuta per la sua umiltà, la sua carità e i miracoli attribuiti alla sua intercessione.
I miracoli e la canonizzazione
Anche in vita, molte persone consideravano Margherita una santa. Si diceva che avesse il dono della profezia e che fosse in grado di compiere guarigioni miracolose. Dopo la sua morte, avvenuta il 18 gennaio 1271 all’età di 28 anni, iniziarono subito le richieste per la sua canonizzazione.
Nel 1943, Papa Pio XII proclamò ufficialmente Margherita santa, riconoscendo il valore della sua testimonianza di fede e il suo impegno per la pace e la giustizia. La sua festa liturgica si celebra il 18 gennaio, giorno della sua morte.
L’isola Margherita a Budapest porta ancora oggi il suo nome ed è un luogo di pace e spiritualità, visitato da pellegrini e turisti.