Era il 13 febbraio 1974 quando, nella cittadina di Stoke-on-Trent, nel Regno Unito, veniva al mondo un artista destinato a lasciare un’impronta indelebile nella storia della musica pop: Robbie Williams. Da quel momento, la sua voce, il suo carisma e il suo spirito ribelle hanno conquistato milioni di fan in tutto il mondo, rendendolo una delle star britanniche più amate di sempre.
Dal successo con i Take That alla carriera solista
Il viaggio di Robbie verso la celebrità inizia nel 1990, quando si unisce ai Take That, una delle boy band più famose degli anni ’90. Con brani come Back for Good e Pray, il gruppo scala le classifiche, diventando un fenomeno globale. Ma Robbie, con la sua indole anticonformista, si sente stretto nei panni del “ragazzo modello” richiesto dal gruppo.
Nel 1995, decide di lasciare i Take That e intraprendere una carriera da solista. Una scommessa rischiosa, ma che si rivela vincente: già con l’album Life Thru a Lens (1997), e in particolare con il singolo Angels, Robbie diventa un’icona del pop internazionale. Da allora, la sua carriera è un susseguirsi di successi, con album come Escapology e Intensive Care, che consolidano la sua fama.
Robbie Williams: molto più di una pop star
Con oltre 90 milioni di album venduti e numerosi premi, tra cui Brit Awards e World Music Awards, Robbie non è solo un cantante: è uno showman, un intrattenitore capace di far emozionare e sorridere il suo pubblico.
Ma la sua vita non è stata priva di ostacoli. Ha affrontato pubblicamente le sue battaglie contro le dipendenze e le insicurezze, mostrando un lato umano che ha reso ancora più forte il legame con i fan.
L’impatto culturale e la vita oggi
A 51 anni, Robbie continua a reinventarsi. Ha pubblicato un’autobiografia, esplorato nuovi generi musicali e persino collaborato con la moglie, Ayda Field, in show televisivi. Nel 2022, è uscito il film biografico Better Man, che racconta la sua vita, dalla gloria ai momenti più difficili.
Nonostante il tempo passi, il “Peter Pan del pop” mantiene intatta la sua energia e il suo spirito ribelle, dimostrando che la musica non ha età.
