Rassegna “Il Bene Comune”, Foresta presenta la performance sulla Palestina

Alberto Foresta Libera Libera Palestina Rassegna "Il Bene Comune", Foresta presenta la performance sulla Palestina Alberto Foresta Libera Libera Palestina Rassegna "Il Bene Comune", Foresta presenta la performance sulla Palestina

Dopo il grande successo del primo appuntamento con il baritono Marco Filippo Romano, il 25 febbraio alle 20.30, la rassegna culturale “IL BENE COMUNE” promossa da PrimaQuinta e curata da Aldo Rapè, direttore artistico del teatro Rosso di San Secondo di Caltanissetta, ospiterà l’artista Alberto Antonio Foresta.

Foresta è noto per la sua natura controversa, provocatoria ed eclettica, e il suo lavoro pone sempre al centro l’attenzione per temi sociali e civili. Durante l’incontro, l’artista condividerà la sua poetica, le sue ideologie e alcune delle sue opere più importanti, affrontando domande fondamentali come: “L’arte è ancora un bene comune?” e “L’arte deve disobbedire o deve obbedire?”. Al termine del dibattito, Foresta presenterà la sua opera intitolata “LIBERA LIBERA PALESTINA”, trasformata per l’occasione in una performance della durata di circa 10 minuti. L’opera nelle ultime settimane era stata al centro di diverse polemiche per una censura da parte dell’amministrazione comunale al Festival Trame Contemporanee che si è svolta nella galleria civica di Palazzo Moncada.

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“La performance è figlia di un tentativo malsano di oscurarla da parte di chi amministra la cosa pubblica, cosa pubblica che ricordo è Bene Comune. – dichiara l’artista in merito alla mancata esposizione, proseguendo – E contro il buio dell’ ignoranza noi rispondiamo con la LUCE. Per questo ho accolto con grande piacere e riconoscenza l’invito dell’amico Aldo Rapè a partecipare alla rassegna IL BENE COMUNE promossa da Prima Quinta. – prosegue Alberto Foresta – Credo sia un’opportunità per dialogare di arte e del ruolo che oggi ricopre l’artista nella società, parleremo delle mie opere e delle mie battaglie ideologiche, ho sempre pensato ad un’arte libera che scuota le coscienze, che non cerchi l’approvazione o il buon gusto, ma che si faccia manifesto di un pensiero.”

“Il nostro secondo Bene Comune è Alberto Antonio Foresta. Con lui condividiamo un cammino artistico ricco di tante cose e tutte queste cose tendono alla ricerca del bello. Cercare di narrare quello che c’è nei silenzi, nelle crepe, nelle ferite, nelle gioie. E l’arte ha sempre fatto questo: narrare l’indicibile, l’invisibile, il non comune. Narrare il non comune sarà il nostro BENE COMUNE”. – così Aldo Rapè curatore dell’evento.

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