Con l’arrivo della stagione influenzale, è già stata avviata la campagna di vaccinazione promossa dall’Azienda Sanitaria Provinciale (Asp) di Agrigento al fine di prevenire l’insorgere delle malattie e le possibili complicazioni.
I medici di medicina generale hanno già ricevuto i primi lotti di vaccini, rivolti principalmente a chi ha 60 anni e oltre, nonché a coloro che, pur avendo meno di 60 anni, rientrano nelle categorie previste per la vaccinazione.
Puoi farti vaccinare in vari posti: dagli studi dei medici di famiglia e pediatri di libera scelta ai centri di vaccinazione aziendale distribuiti su tutto il territorio provinciale.
Il periodo raccomandato per la somministrazione del vaccino antinfluenzale va dal 14 ottobre fino al 28 febbraio. Questa tempistica è studiata per garantire una copertura anticorpale efficace, poiché il picco di incidenza del virus influenzale si registra tra dicembre e marzo nella nostra regione.
E chi può vaccinarsi? Anche i bimbi che hanno compiuto sei mesi, le persone con patologie a rischio di tutte le età, chi è in ospedale per lungo tempo, i familiari di chi è a rischio, il personale delle scuole (insegnanti e non), chi lavora a contatto con animali (come i veterinari e chi lavora nei macelli) e le donne in gravidanza. Non dimentichiamoci dei donatori di sangue!
Durante questa campagna, sarà possibile ricevere, in co-somministrazione con il vaccino antinfluenzale, anche il vaccino anti-pneumococcico, utile per prevenire malattie come polmonite e bronchite. Per coloro già vaccinati contro lo pneumococco, sarà offerta l’alternativa del vaccino anti-Zoster o del richiamo per il vaccino anti-dTpa. Inoltre, sarà disponibile il vaccino contro il virus respiratorio sinciziale per le donne gravide tra la 32ª e la 36ª settimana di gestazione e per le persone con patologie a rischio sopra i 60 anni. La circolare ministeriale 2024/2025 consente, ove opportuno, la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale con i vaccini contro il Sars-CoV-2/Covid-19 e il virus respiratorio sinciziale.
La trasmissione del virus avviene principalmente tramite aerosol, attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche mediante il contatto con superfici contaminate. Il Servizio di Epidemiologia dell’ASP suggerisce misure preventive come il lavaggio frequente delle mani e l’uso di un fazzoletto o la copertura della bocca e del naso quando si tossisce o si starnutisce. In caso di sintomi respiratori febbrili, è consigliato rimanere isolati a casa.
La campagna di vaccinazione rappresenta un’importante misura di protezione non solo per gli individui, ma anche per la comunità nel suo insieme. I vaccini, infatti, non solo riducono il rischio di contrarre malattie infettive, ma contribuiscono anche a creare una barriera di immunità che protegge i più vulnerabili. In un momento in cui la salute pubblica è fondamentale, vaccinarsi è un atto di responsabilità verso se stessi e gli altri, essenziale per garantire un inverno più sicuro e sereno per tutti.