013541 e1733645800649 Pompeo Colajanni, l'eroe partigiano che liberò Torino 013541 e1733645800649 Pompeo Colajanni, l'eroe partigiano che liberò Torino
Pompeo Colajanni

Pompeo Colajanni, l’eroe partigiano che liberò Torino

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Pompeo Colajanni

Pompeo Colajanni, noto anche con il nome di battaglia “Barbato,” è stato una figura centrale nella Resistenza italiana durante la Seconda Guerra Mondiale. Nato a Caltanissetta nel 1906, Colajanni è ricordato come un fervente antifascista e uno dei protagonisti della lotta partigiana nel Nord Italia.

Durante gli anni del regime fascista, Colajanni si distinse per il suo attivismo politico. Laureatosi in Giurisprudenza, si avvicinò presto agli ideali comunisti, entrando a far parte del Partito Comunista Italiano. La sua opposizione al fascismo lo portò a vivere un periodo di clandestinità, durante il quale organizzò e partecipò a numerose attività sovversive contro il regime di Mussolini. Con l’armistizio dell’8 settembre 1943, Colajanni divenne uno dei comandanti più influenti della Resistenza piemontese. Alla guida della 1ª Divisione Garibaldi, giocò un ruolo cruciale nella liberazione di Torino nell’aprile 1945. La sua leadership e il suo coraggio furono determinanti nel coordinare le azioni partigiane che portarono alla sconfitta delle forze nazifasciste nella regione.

Dopo la guerra, Colajanni continuò il suo impegno politico, servendo come deputato per il Partito Comunista Italiano. Contribuì alla ricostruzione del paese e alla promozione dei valori democratici. La sua carriera politica fu caratterizzata da un costante impegno per i diritti dei lavoratori e per la giustizia sociale. Egli fu consultore nazionale, membro della Camera dei deputati, membro del Comitato centrale del PCI, deputato regionale in Sicilia, vice presidente dell’Assemblea siciliana, segretario delle federazioni comuniste di Enna e di Palermo, consigliere nazionale dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, attivo nel Consiglio nazionale della pace. Pompeo Colajanni è ricordato non solo per le sue imprese militari, ma anche per la sua dedizione ai principi di libertà e uguaglianza. La sua vita rappresenta un esempio di come l’impegno personale possa contribuire a cambiare il corso della storia.

Colajanni morì a Palermo l’8 dicembre 1987. Al Giardino Inglese di Palermo, accanto al monumento che ricorda i martiri di Cefalonia, sorge un cippo sui cui è inciso: “Pompeo Colajanni, comandante Nicola Barbato 1906-1987, partigiano, contribuì alla liberazione dell’Italia dai nazifascisti e al riscatto della Sicilia”. Ancora oggi, il suo nome è sinonimo di resistenza e lotta per i diritti civili, ispirando nuove generazioni a mantenere viva la memoria di chi ha sacrificato tutto per un mondo migliore.

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