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Per il New York Times la Sicilia è tra le mete imperdibili del 2025: un riconoscimento al cuore autentico dell’isola

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La Sicilia conquista un posto d’onore nella prestigiosa classifica “52 Places to Go in 2025” del New York Times, affermandosi tra le destinazioni imperdibili per il prossimo anno. A catturare l’attenzione del celebre quotidiano statunitense è il progetto Sicily Divide, un percorso cicloturistico unico nel suo genere che collega Trapani o Palermo a Catania e viceversa, attraversando borghi semisconosciuti e paesaggi mozzafiato.

Il Sicily Divide, nato nel 2020 in piena pandemia, si distingue per la sua filosofia di turismo sostenibile, che valorizza le aree interne dell’isola, spesso trascurate rispetto alle più famose località costiere come Taormina e Cefalù. Il percorso di 457 km, suddiviso in 7 tappe, tocca 48 borghi e invita i ciclisti a immergersi nell’autenticità della Sicilia, esplorando territori ricchi di storia, cultura e tradizioni.

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“Arriva a distanza di 4 anni un riconoscimento internazionale, ad opera del New York Times e per noi rappresenta un traguardo straordinario. – sottolinea Giovanni Guarneri, ideatore del progetto – Il Sicily Divide non è solo un percorso in bicicletta, ma un viaggio nel cuore autentico dell’isola, un’opportunità di incontro con le comunità locali e un omaggio alla bellezza dimenticata della Sicilia. L’itinerario attraversa aree montane e collinari, raggiungendo altitudini di circa 1.000 metri, ed è pensato per ciclisti con allenamento medio o avanzato, utilizzando biciclette Gravel o Mountain bike. Ogni tappa offre l’occasione di scoprire la straordinaria diversità paesaggistica e culturale della Sicilia, dall’entroterra al mare”.

Il progetto ha registrato una crescita costante nel numero di partecipanti, passando dai circa 1.800 ciclisti del 2020 agli oltre 6.000 del 2023, con un impatto economico significativo: nel 2023 il Sicily Divide ha generato un indotto stimato di 2,85 milioni di euro per le comunità locali. Questa iniziativa non solo promuove lo sport e il rispetto per l’ambiente, ma rappresenta un’occasione concreta di sviluppo per i borghi attraversati, molti dei quali rischiano l’abbandono.

“Il progetto è nato con un profondo rispetto per i territori e le persone che li abitano. – continua Guarneri – Abbiamo sempre creduto che il turismo debba essere sostenibile, etico e inclusivo. Sicily Divide non si limita a portare i ciclisti attraverso paesaggi mozzafiato: li invita a incontrare la cultura, le tradizioni e il calore umano che caratterizzano i borghi dell’isola. Questo riconoscimento internazionale rafforza i nostri valori di solidarietà e di rispetto per l’ambiente, mostrando che un approccio autentico e rispettoso può generare un impatto positivo.”

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Accanto alla Sicilia, solo altre due destinazioni italiane sono presenti nella guida del New York Times: Milano e le Dolomiti, che competono con mete di fama mondiale come Amsterdam e le Galapagos. Questo riconoscimento sottolinea ancora una volta la straordinaria ricchezza dell’isola, che riesce a unire tradizione e innovazione, storia e sostenibilità. La provincia di Caltanissetta può annoverare due importanti tour cicloturistici che la attraversano: la via Francigena con passaggio a Sutera e la Sicily Divide con passaggio a Montedoro e Caltanissetta.

L’ideatore del progetto conclude: “Per me, questo riconoscimento non è solo un premio al nostro lavoro, ma un invito a fare di più, a migliorare e a continuare a dimostrare che il turismo può essere una forza di trasformazione positiva. È una conferma che la Sicilia, con la sua autenticità e il suo patrimonio unico, può essere un esempio mondiale di come valorizzare i territori con amore e rispetto per la natura, le persone e la storia.”

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