pattilateranensievidenza Patti Lateranensi: la storica intesa tra Stato e Chiesa pattilateranensievidenza Patti Lateranensi: la storica intesa tra Stato e Chiesa

Patti Lateranensi: la storica intesa tra Stato e Chiesa

L’ 11 febbraio 1929 rappresenta una data cruciale nella storia italiana e della Chiesa cattolica. Proprio quel giorno, 96 anni fa, vennero firmati i Patti Lateranensi, un accordo che pose fine a decenni di conflitto tra il Regno d’Italia e la Santa Sede, sancendo una pace duratura e una nuova fase nei rapporti tra Stato e Chiesa.

La questione romana e il suo epilogo

patti Patti Lateranensi: la storica intesa tra Stato e Chiesa

La firma dei Patti, avvenuta nel Palazzo di San Giovanni in Laterano a Roma, mise fine alla cosiddetta “questione romana”, aperta nel 1870 con l’annessione di Roma al Regno d’Italia e la fine del potere temporale dei papi. Per quasi 60 anni, la Chiesa aveva considerato l’annessione un atto di ostilità, tanto da dichiarare il papa “prigioniero in Vaticano”.

Con l’accordo, l’Italia e la Santa Sede riconobbero la reciproca sovranità: da un lato, il Regno d’Italia accettò la nascita dello Stato della Città del Vaticano, garantendo la piena indipendenza territoriale e politica al papa. Dall’altro, la Chiesa riconobbe Roma come capitale d’Italia.

Cosa prevedevano i Patti Lateranensi

I Patti Lateranensi si articolavano in tre parti principali:

  1. Il Trattato: sanciva la nascita dello Stato della Città del Vaticano come entità sovrana e indipendente.
  2. La Convenzione Finanziaria: prevedeva un risarcimento economico alla Chiesa per la perdita dei territori dello Stato Pontificio.
  3. Il Concordato: regolava i rapporti tra Stato e Chiesa in Italia, garantendo, tra l’altro, il cattolicesimo come religione di Stato e il riconoscimento degli effetti civili del matrimonio religioso.

Un accordo che ha fatto la storia

cq5dam.thumbnail.cropped.1500.844 Patti Lateranensi: la storica intesa tra Stato e Chiesa

I Patti furono firmati dal cardinale Pietro Gasparri, segretario di Stato vaticano, e da Benito Mussolini, capo del governo italiano. Questo evento fu salutato come un successo diplomatico per entrambe le parti, segnando una svolta nei rapporti tra la Chiesa cattolica e lo Stato italiano.

Dalla firma alla revisione

Sebbene il Concordato abbia regolato i rapporti tra Stato e Chiesa per decenni, alcuni aspetti vennero messi in discussione con il tempo. La revisione più significativa avvenne nel 1984, con il nuovo Concordato firmato da Bettino Craxi e il cardinale Agostino Casaroli, che eliminò il cattolicesimo come religione di Stato e introdusse nuove regole per i rapporti tra Chiesa e istituzioni italiane.

Il valore dei Patti oggi

A 96 anni dalla firma, i Patti Lateranensi restano un simbolo di dialogo e mediazione, nonché un punto di riferimento per comprendere l’evoluzione del rapporto tra Stato e Chiesa in Italia. La loro eredità, tra storia e diplomazia, continua a influenzare il panorama istituzionale e religioso italiano.

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