Il 9 gennaio 2025, un episodio di violenza ha sconvolto Piazza Palestro, a Catania, dove un giovane è stato colpito da numerosi proiettili in pieno giorno. Le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania e condotte dalla Squadra Mobile della Questura locale, hanno portato al fermo di Calogero Michael Romano, classe 2004, accusato di omicidio aggravato dalla premeditazione.
Nel pomeriggio del 9 gennaio, una segnalazione ha allertato la Sala Operativa della Questura: un uomo era stato ferito da colpi d’arma da fuoco in Piazza Palestro. Giunti sul posto, gli agenti hanno trovato la vittima in condizioni critiche, colpita in più punti del corpo. Trasportato d’urgenza all’ospedale “Garibaldi-Centro”, il giovane non è sopravvissuto alle gravi lesioni riportate.
Gli investigatori hanno avviato immediatamente i rilievi sulla scena del crimine, recuperando sei bossoli calibro 6,35, una cartuccia inesplosa, e analizzando due veicoli trovati sul posto: un’auto, una Nissan Qashqai appartenente alla vittima, e uno scooter Honda SH 300, ritenuto in uso all’aggressore.
Grazie alle testimonianze raccolte e alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, gli inquirenti sono riusciti a ricostruire la dinamica dell’omicidio. Calogero Michael Romano è stato visto mentre attendeva la vittima in Piazza Palestro. Secondo le ricostruzioni, il giovane avrebbe armeggiato con una pistola, rendendola pronta all’uso, per poi aprire il fuoco al momento dell’arrivo della vittima.
Inizialmente irreperibile, Romano si è successivamente costituito, ammettendo la propria responsabilità. Il movente, come da lui dichiarato, sarebbe riconducibile a una disputa di natura sentimentale: la vittima era il nuovo compagno della sua ex convivente.
Alla luce degli elementi raccolti, gli investigatori hanno sottoposto Calogero Michael Romano a fermo con l’accusa di omicidio aggravato. Dopo le procedure di rito, il giovane è stato trasferito presso il carcere di Piazza Lanza, in attesa di giudizio. La Procura ha ottenuto la convalida del fermo e l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere.
Il provvedimento resta soggetto a eventuale impugnazione davanti al Tribunale del Riesame. Nel frattempo, le indagini proseguono per chiarire tutti i dettagli di una vicenda che ha lasciato sotto shock l’intera comunità catanese.