È iniziato oggi a Caltanissetta il nuovo processo d’appello per Silvana Saguto, ex presidente della sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, e altri cinque co-imputati. La Corte di Cassazione aveva rinviato gli atti alla Corte d’Appello di Caltanissetta, evidenziando che alcuni dei reati contestati nel capo d’imputazione erano già prescritti e che, di conseguenza, le pene necessitavano di una rideterminazione.
Tra gli imputati figurano il marito di Saguto, Lorenzo Caramanna, l’avvocato Gaetano Cappellano Seminara, ex amministratore giudiziario per i beni confiscati, il professor Carmelo Provenzano, il commercialista Roberto Santangelo e il tenente colonnello Rosolino Nasca.
Silvana Saguto, attualmente detenuta, è accusata di aver gestito “in maniera clientelare” i beni confiscati alla mafia, contribuendo a creare un vero e proprio “sistema” di gestione che ha sollevato preoccupazioni sulla legalità e l’integrità del sistema giudiziario.
L’attesa per il nuovo processo è alta, dato il rilevante impatto che le sentenze potrebbero avere sul sistema della giustizia e sull’immagine delle istituzioni.