Oggi, 8 aprile 2025, nell’Aula Magna del Seminario Vescovile di Noto, il Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale di Palermo ha ufficialmente restituito alla Diocesi di Noto e alla Prefettura di Siracusa una serie di beni culturali sottratti nel corso degli anni e recuperati grazie alle indagini dei Carabinieri.

Durante la cerimonia, il Vescovo di Noto ha ricevuto una mitria vescovile bicuspidata risalente al XVIII secolo, realizzata in seta e filati d’oro zecchino e argento, decorata con motivi fitomorfi. Questo prezioso oggetto liturgico era stato rubato dalla Chiesa di Sant’Antonio Abate di Noto nel 2023, insieme a un reliquario a braccio in argento contenente la reliquia di Sant’Alessio, che faceva parte del corredo votivo del santo.
Nella stessa occasione, il Prefetto di Siracusa ha ricevuto altri beni sottratti da chiese della Diocesi di Noto e appartenenti al Fondo Edifici di Culto (FEC). Tra questi, un dipinto olio su tela raffigurante il ritratto di “Santa Lucia”, rubato nel 1991 dalla Chiesa di Santa Maria Scala del Paradiso, e due lapidi in marmo policromo con lo stemma della famiglia Nicolaci, che facevano parte del monumento funebre della nobile famiglia dei Principi di Villadorata.



Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa, hanno avuto un esito positivo grazie al costante monitoraggio delle piattaforme social ed e-commerce, dove venivano pubblicati beni rubati. La consulenza dei funzionari della Soprintendenza BB.CC.AA. di Siracusa ha confermato che i beni restituiti corrispondono esattamente a quelli descritti nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, un archivio internazionale gestito dal Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale.
Il lavoro di squadra tra la Procura della Repubblica di Siracusa, i Carabinieri per l’Arte, gli istituti religiosi e gli Enti di tutela regionali ha portato a un importante successo, restituendo alla collettività dei beni di inestimabile valore artistico, storico e religioso.