Un innovativo progetto pilota, denominato “Pronto Mediatore”, ha preso il via a Caltanissetta grazie a una convenzione tra il Comune e l’organizzazione di volontariato Mo.Vi. L’iniziativa prevede il coinvolgimento di 20 facilitatori culturali, con l’obiettivo di agevolare la comunicazione tra cittadini stranieri e dipendenti comunali, superando le barriere linguistiche e culturali.
L’integrazione dei cittadini stranieri è spesso ostacolata non solo dalla lingua, ma anche dalle differenze negli usi, nelle tradizioni e nelle procedure burocratiche. “Pronto Mediatore” si propone di offrire un supporto che vada oltre la mera traduzione, fornendo assistenza per la comprensione dei documenti, la spiegazione delle procedure e l’accompagnamento tra i vari uffici, favorendo un’inclusione più efficace nella vita cittadina.
Il servizio si attiva nel momento in cui un dipendente comunale si rende conto delle difficoltà di comunicazione con un utente straniero. In questi casi, viene immediatamente contattata la vicepresidente del Mo.Vi. Caltanissetta, Rovena Rrushi, referente del progetto, che individua il mediatore linguistico e culturale più adatto alla situazione. Il primo intervento avviene telefonicamente, ma, se necessario, si procede con un appuntamento in presenza già dalla mattina successiva.
Il progetto, che si avvale di un team di mediatori esperti, copre ben 12 diverse etnie, garantendo assistenza in numerose lingue e dialetti, tra cui inglese, francese, arabo, urdu, pashtun, farsi, bangla, tigrigna, amarigna, curdo e albanese.
L’assessore alla Comunicazione e URP, Pierpaolo Olivo, ha sottolineato l’importanza di “Pronto Mediatore” per rispondere alle esigenze di una città sempre più multiculturale: “Caltanissetta ha visto un incremento significativo della presenza di cittadini provenienti da diverse parti del mondo. Questa ricchezza culturale porta con sé anche delle sfide, come la necessità di superare le barriere linguistiche negli uffici pubblici. Grazie a questo progetto, possiamo garantire un servizio più efficiente e inclusivo”.
Anche l’assessore alle Politiche Sociali, Ermanno Pasqualino, ha evidenziato il valore dell’iniziativa: “Non si tratta solo di accogliere i nuovi cittadini, ma di creare le condizioni affinché possano davvero sentirsi parte della comunità”.
Il dirigente ai Servizi Demografici e Sociali, Giuseppe Intilla, ha invece posto l’accento sulla sinergia tra enti pubblici e associazioni di volontariato: “Abbiamo il dovere di costruire una società più inclusiva e il lavoro di mediazione culturale è un tassello fondamentale di questo percorso”.
Infine, il presidente del Mo.Vi. Caltanissetta, Filippo Maritato, ha evidenziato il riconoscimento del ruolo professionale dei mediatori: “Non si tratta di un semplice servizio di volontariato, ma di un’attività professionale che merita il giusto riconoscimento e valorizzazione”.