8609794 22170818 lavori asfalto tombini Metal detector per i tombini: l’intervento d’emergenza ad Agrigento scatena polemiche 8609794 22170818 lavori asfalto tombini Metal detector per i tombini: l’intervento d’emergenza ad Agrigento scatena polemiche

Metal detector per i tombini: l’intervento d’emergenza ad Agrigento scatena polemiche

La scorsa settimana, Agrigento ha ospitato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per l’inaugurazione ufficiale dell’anno in cui la città è Capitale Italiana della Cultura. Un evento simbolico e di grande rilievo, che però ha portato con sé una scia di polemiche legate ai lavori di manutenzione stradale effettuati in fretta e furia, suscitando critiche e interrogativi.

Lavori d’urgenza: tombini e griglie sotto l’asfalto

Per accogliere degnamente il presidente, la Regione Siciliana ha stanziato 510mila euro per il rifacimento delle strade. La richiesta di finanziamento, arrivata il 14 gennaio, appena cinque giorni prima dell’evento, ha costretto il Genio Civile di Agrigento a operare in condizioni di emergenza, completando gli interventi solo poche ore prima dell’arrivo di Mattarella.

La fretta, però, ha lasciato il segno: tombini e griglie di scolo sono stati coperti dal bitume senza essere rialzati né segnalati. Nei giorni successivi, gli operai sono stati costretti a utilizzare metal detector per individuare le botole sotto l’asfalto e liberarle, un’immagine che ha fatto il giro dei social, attirando critiche e ironie.

Scaricabarile tra Comune e Regione

L’assessore comunale ai Lavori pubblici, Gerlando Principato, ha chiarito che il Comune non ha avuto alcun ruolo operativo nell’esecuzione dei lavori.

La Regione, invece, ha sottolineato che i tempi stretti sono stati imposti dalla tardiva richiesta di finanziamento da parte del Comune, aggiungendo che completare i lavori in soli tre giorni è stato quasi un «miracolo», considerando anche le difficili condizioni meteorologiche.

Un futuro incerto per la Capitale della Cultura

Quello che doveva essere un momento di orgoglio per Agrigento si è trasformato in una vicenda controversa che mette in discussione la capacità della città di gestire un anno così importante. Mentre gli operai continuano a scavare per liberare i tombini, la speranza è che le istituzioni locali e regionali riescano a superare le polemiche e a lavorare insieme per restituire dignità e organizzazione a una Capitale della Cultura che merita di brillare.

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