A 79 anni dalla tragica esecuzione di otto Carabinieri nelle campagne tra Gela e Mazzarino, si è tenuta una solenne cerimonia in loro memoria. Il 28 gennaio 1946, i militari effettivi alla Stazione Carabinieri di Feudo Nobile furono sequestrati dalla banda del criminale Salvatore Rizzo, che in quegli anni terrorizzava la Sicilia. I sequestratori tentarono di ottenere la liberazione di Concetto Gallo, capo dell’E.V.I.S. (Esercito Volontario per l’Indipendenza della Sicilia), ma le trattative fallirono e i Carabinieri furono brutalmente uccisi nei pressi di una miniera di zolfo in contrada Rigiulfo, nel territorio di Mazzarino. I loro corpi furono ritrovati mesi dopo.
I caduti furono il Brigadiere Vincenzo Ammenduni (originario di Ruvo di Puglia, Bari) e i Carabinieri Fiorentino Bonfiglio (Ceriale, Savona), Mario Boscone (Palermo), Emanuele Greco (Lascari, Palermo), Giovanni La Brocca (Gioia del Colle, Bari), Pietro Loria (Roccamena, Palermo), Vittorio Levico (Bolognetta, Palermo) e Mario Spampinato (Misterbianco, Catania). In riconoscimento del loro sacrificio, nel 1950 il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri conferì loro un Encomio Solenne, mentre il 5 aprile 2016 il Presidente della Repubblica assegnò la Medaglia d’Oro al Valor dell’Arma dei Carabinieri “alla memoria”.
Ieri, Mazzarino ha reso omaggio a questi eroi con una cerimonia toccante, alla quale hanno partecipato il Colonnello Alessandro Mucci, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Caltanissetta, il Sindaco di Mazzarino, Architetto Domenico Faraci, i familiari dei caduti e altre autorità civili e militari. Una corona d’alloro è stata deposta sul monumento a loro dedicato, situato nel cortile della Stazione Carabinieri di Mazzarino.
La commemorazione è proseguita con una Santa Messa di suffragio presso la Chiesa “Maria SS di Gesù”, officiata dal Cappellano Militare del Comando Legione Carabinieri Sicilia, Don Salvatore Falzone, e dal parroco Don Giuseppe D’Aleo.
L’evento ha rappresentato un’importante occasione di riflessione collettiva sul valore della memoria storica e sul sacrificio di chi ha servito con dedizione il Paese, affinché il loro coraggio non venga mai dimenticato.