Matteo Messina Denaro, arrestata per favoreggiamento un’insegnante vicina al boss

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Continuano a emergere dettagli inquietanti sulla rete di supporto che ha permesso al boss mafioso Matteo Messina Denaro di sfuggire alla giustizia per decenni. Floriana Calcagno, insegnante di 40 anni e nipote del capomafia Francesco Luppino, è stata arrestata con l’accusa di favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza della pena.

Secondo gli inquirenti, Calcagno avrebbe avuto un ruolo attivo nel garantire la latitanza di Messina Denaro, fornendo supporto logistico e materiale. La donna, che aveva una relazione con il boss, è stata immortalata in diverse immagini di videosorveglianza mentre accompagnava il latitante in auto e lo aiutava a spostarsi tra vari comuni della provincia di Trapani.

Calcagno si era presentata spontaneamente in Procura nel gennaio 2023, pochi giorni dopo l’arresto di Messina Denaro, sostenendo di non essere a conoscenza della vera identità dell’uomo con cui aveva avuto una relazione. Tuttavia, le prove raccolte dagli investigatori, inclusi appunti e testimonianze, dipingono un quadro ben diverso.

I due, sempre nel racconto di Calcagno, si sarebbero conosciuti nel 2022 in un supermercato a Campobello di Mazara. La donna, allora non indagata, raccontò che, dopo averlo rivisto in un paio di occasioni, sempre al supermercato e vicino alla scuola in cui lavorava, aveva iniziato una relazione con Messina Denaro che le aveva rivelato di essere malato di tumore e di stare affrontando la chemioterapia. Ai pm la Calcagno disse che in quel periodo viveva una crisi personale e coniugale, di essere andata una sola volta, nell’autunno del 2022, a casa dell’amante e di averlo poi sentito solo tramite messaggi e telefonate. Ma il ruolo di Calcagno negli ultimi due anni di latitanza del boss sarebbe stato ben altro, agendo come parte di una rete ristretta di soggetti totalmente asserviti al latitante per il soddisfacimento delle sue esigenze personali. La donna, legata da vincoli di parentela e relazioni con altri mafiosi, avrebbe ospitato Messina Denaro nella sua abitazione durante l’estate del 2022 e facilitato i suoi spostamenti. Un elemento significativo emerso dalle indagini riguarda gli scritti indirizzati al boss da un’altra sua amante, Laura Bonafede, che descriveva Calcagno con soprannomi come “Handicap” e “Acchina”.

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