La tragica morte di Margaret Spada, una giovane di 22 anni originaria della provincia di Siracusa, ha scosso profondamente la comunità. Margaret è deceduta il 7 novembre 2024, dopo tre giorni di agonia seguiti a un intervento di rinoplastica parziale in un centro medico di Roma, situato nel quartiere Eur. La giovane aveva scelto la struttura tramite i social media, un aspetto che ha suscitato l’ammonimento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sull’affidarsi al web per decisioni mediche.
L’autopsia, condotta al Policlinico di Tor Vergata, ha rivelato un “quadro generale compromesso” culminato in un arresto cardiocircolatorio. L’esame ha evidenziato una “sofferenza acuta” la cui origine dovrà essere ulteriormente indagata attraverso analisi degli organi, per verificare la presenza di patologie cardiache o allergie.
Il pubblico ministero Ermnio Amelio ha incaricato i carabinieri del Nas di condurre le indagini. Le cartelle cliniche sono state sequestrate per chiarire le circostanze del decesso e verificare eventuali responsabilità mediche. Gli inquirenti stanno esaminando se si sia trattato di una reazione allergica all’anestesia o se sia stata utilizzata una sostanza non adeguata.
La struttura di viale Cesare Pavese, dove è avvenuto l’intervento, è risultata sprovvista di autorizzazione per quel tipo di operazione, come ha reso noto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. Inoltre, uno dei titolari non aveva la specializzazione necessaria per effettuare interventi di chirurgia estetica/plastica non a scopo ricostruttivo, secondo accertamenti amministrativi svolti nel 2023.
I genitori di Margaret, devastati dalla perdita, sperano che nessun altro debba subire una tragedia simile. Hanno nominato l’avvocato Alessandro Vinci per ottenere giustizia. Vinci ha dichiarato che la giovane era in perfetta salute prima dell’intervento e non presentava patologie preesistenti.
Il gip ha convalidato il sequestro preventivo del centro medico di viale Cesare Pavese, su richiesta del pm Amelio, per il rischio di “reiterazione del reato”. Gli investigatori non hanno trovato alcun documento, incluso il consenso informato, all’interno della struttura. La prossima settimana, i carabinieri del Nas effettueranno un nuovo sopralluogo.
I funerali sono stati fissati per lunedì alle ore 11 a Lentini, nell’ex cattedrale, oggi chiesa Madre di Sant’Alfio. Proclamato dal Comune il lutto cittadino.