Cracolici Antonello Lotta al pizzo: la Commissione Antimafia propone una giornata nazionale Cracolici Antonello Lotta al pizzo: la Commissione Antimafia propone una giornata nazionale

Lotta al pizzo: la Commissione Antimafia propone una giornata nazionale

Una giornata nazionale dedicata alla lotta contro il racket delle estorsioni: questa la proposta avanzata dal presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici (Pd), e approvata all’unanimità dai componenti della commissione. L’obiettivo è mantenere alta l’attenzione su un fenomeno che continua a rappresentare una delle principali fonti di finanziamento della criminalità organizzata e un ostacolo alla crescita dell’economia legale.

La proposta di legge, di cui Cracolici è il primo firmatario, sarà trasmessa al Parlamento dopo l’approvazione dell’Assemblea Regionale Siciliana. La data scelta per questa ricorrenza, il 10 gennaio, non è casuale: coincide con il giorno in cui l’imprenditore Libero Grassi denunciò pubblicamente, attraverso le pagine del Giornale di Sicilia, le richieste di pizzo rivolte alla sua azienda da un presunto “geometra Anzalone”. Il suo rifiuto di piegarsi al sistema mafioso gli costò la vita: Grassi venne assassinato a Palermo il 29 agosto 1991.

Il presidente Cracolici ha sottolineato come il racket continui a essere una minaccia concreta, nonostante l’evoluzione della mafia, che oggi si manifesta con strategie più subdole. “Le richieste di pizzo si presentano in forme più insidiose e, in alcuni casi, sono gli stessi imprenditori a cercare il contatto con i boss per ottenere una presunta protezione”, ha dichiarato.

Il disegno di legge risponde anche alle richieste avanzate da diverse associazioni antiracket, che negli ultimi giorni hanno sollecitato un impegno più incisivo per contrastare questa piaga. Secondo Cracolici, istituire una giornata nazionale dedicata a questo tema non solo onorerebbe il coraggio di figure come Libero Grassi, ma contribuirebbe a rafforzare il tessuto economico legale dell’isola. “Dobbiamo garantire un futuro libero dalla mafia a chi sceglie di fare impresa in Sicilia”, ha concluso il presidente della commissione Antimafia.

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