Secondo le stime dell’Istat l’età pensionabile in Italia è destinata a subire importanti cambiamenti. Attualmente fissata a 67 anni, l’età per andare in pensione crescerà progressivamente, raggiungendo i 69 anni e 6 mesi entro il 2051. Questo innalzamento risponde all’esigenza di adattarsi all’aumento dell’aspettativa di vita e alla crescita della popolazione anziana.
Secondo Francesco Maria Chelli, presidente dell’Istat, le politiche di protezione sociale dovranno adeguarsi a questa nuova realtà per garantire la sostenibilità del sistema pensionistico.
Entro il 2031, le persone dai 65 anni in su rappresenteranno il 27,7% della popolazione, una cifra destinata ad aumentare al 34,5% nel 2050. Con meno nascite (210 mila nel 2024) e famiglie sempre più piccole, la popolazione attiva (15-64 anni) scenderà al 61,5% entro il 2031, creando un impatto significativo sul mercato del lavoro e sul sistema di welfare.
Di fronte a queste tendenze, il futuro delle pensioni richiederà interventi strutturali per mantenere l’equilibrio tra chi lavora e chi è a riposo.