La Cgil Sicilia si mobilita per il lavoro e i diritti. Lunedì 17 febbraio, all’Hotel Saracen di Isola delle Femmine, si terrà l’Assemblea generale dei dirigenti sindacali siciliani, aperta alle associazioni e con la partecipazione del segretario generale nazionale, Maurizio Landini. L’incontro sarà l’occasione per avviare ufficialmente la campagna referendaria sui cinque quesiti del Referendum di Primavera, con l’obiettivo di contrastare la precarietà e garantire maggiore sicurezza e stabilità ai lavoratori.

«Contrastare la precarietà e costruire certezze sul lavoro significa restituire alle persone la libertà di progettare il proprio futuro – afferma Alfio Mannino, segretario generale della Cgil Sicilia –. Per questo motivo è importante votare Sì ai referendum».
Lavoro precario in Sicilia: i numeri della crisi
I dati forniti dall’Inps fotografano una realtà allarmante: nel 2024, in Sicilia, sono stati stipulati 376.988 contratti precari, tra assunzioni a termine, apprendistato, lavoro stagionale, in somministrazione e contratti intermittenti. A fronte di questi numeri, solo 57.124 lavoratori hanno ottenuto un contratto a tempo indeterminato, portando il totale degli occupati stabili a 850.000.
La precarietà si riflette anche sulle retribuzioni: il salario medio annuo nel settore privato in Sicilia è di 16.507 euro, oltre 6.000 euro in meno rispetto alla media nazionale. Le categorie più penalizzate sono le donne – spesso costrette al part-time involontario – e i giovani.
Disoccupazione e povertà: il peso della crisi
La difficoltà nel trovare lavoro stabile incide pesantemente sugli indicatori socio-economici: il 36,6% della popolazione siciliana è a rischio povertà. Il tasso di disoccupazione nel 2023 ha raggiunto il 16,1%, con una forte disparità di genere: il 18,3% delle donne siciliane è senza lavoro, contro il 12,6% degli uomini. Ancora più drammatico il dato sulla disoccupazione giovanile, che in Sicilia si attesta al 31,2%, quasi il doppio rispetto alla media italiana (16,6%).
I temi del referendum: diritti e tutele per i lavoratori
Durante l’Assemblea, la Cgil illustrerà i contenuti del Referendum di Primavera, che propone cinque quesiti per:
- contrastare la precarietà, limitando l’abuso dei contratti a termine;
- reintegrare i lavoratori licenziati ingiustamente anche nelle piccole imprese;
- rafforzare la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro;
- aumentare le responsabilità delle aziende negli appalti e subappalti;
- facilitare l’accesso alla cittadinanza per chi lavora stabilmente in Italia.
«I dati sugli incidenti sul lavoro e il continuo ricorso agli appalti dimostrano la necessità di maggiori tutele per i lavoratori – sottolinea Mannino –. Vogliamo una Sicilia in cui il lavoro sia sinonimo di dignità e sicurezza, non di sfruttamento e precarietà».
Musica e impegno sociale: Lello Analfino e Antonio Modica per il referendum
Nel pomeriggio, alle 16:00, sempre all’Hotel Saracen e alla presenza di Maurizio Landini, si terrà la presentazione in anteprima di “Non è solo una canzone”, una rielaborazione di “Bella Ciao” a cura dei musicisti Lello Analfino e Antonio Modica. Un’iniziativa simbolica per unire musica e impegno sociale nella lotta per i diritti dei lavoratori.
Verso il voto: la Cgil chiama i siciliani a mobilitarsi
La Cgil Sicilia invita i cittadini a partecipare attivamente al referendum, sottolineando l’importanza di esprimersi su temi che incidono direttamente sulla qualità della vita e del lavoro nell’isola.
«Quando i diritti vengono ridotti, sono sempre le aree più fragili del Paese a pagarne il prezzo più alto – conclude Mannino –. Il referendum è un’opportunità per dire basta alla precarietà e per costruire una Sicilia più giusta e con più tutele per tutti».