Dicembre, le luci, i regali, il panettone… e poi lui, il fatidico Cosa fai a Capodanno?. Una domanda che sembra sempre caricarsi di aspettative cosmiche, come se il tuo piano per la notte del 31 determinasse il tuo status sociale per tutto il 2025.

Facciamo una cosa tranquilla, tra di noi. Tranquilla? Certo, peccato che poi si trasforma in un’odissea logistica. Dal trovare un bel posto al decidere il menu, ecco che il budget finale avrebbe potuto coprire un viaggio alle Maldive.

Poi ci sono quelli che fino al 30 dicembre rispondono con un casuale: Mah, vediamo… qualcosa si fa. Spoiler: il 31 pomeriggio sono in pieno panico, cercando disperatamente un locale che non sia già al completo o tentando di convincere gli amici che una serata a casa non è poi così male.

In ogni gruppo ecco poi almeno una persona che dichiara fieramente: Capodanno è sopravvalutato! Trascorriamo mesi a programmarlo e alla fine è solo una sera con fuochi d’artificio. Però, ammettiamolo, nessuno vuole davvero finire a letto alle 22 guardando le repliche di un talent show.

In fondo, però, il segreto è semplice: che tu sia a una festa sfavillante o a casa con una pizza e due amici, il vero successo del Capodanno è ridere e brindare senza pensare troppo.