convegno su minaccia cibernetica 1 La Sicilia investe sulla sicurezza digitale: il nuovo modello per la sanità convegno su minaccia cibernetica 1 La Sicilia investe sulla sicurezza digitale: il nuovo modello per la sanità

La Sicilia investe sulla sicurezza digitale: il nuovo modello per la sanità

La Sicilia si pone all’avanguardia nel panorama nazionale avviando una collaborazione strategica con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn) per la tutela dei dati e delle infrastrutture digitali nel settore sanitario. Questo è stato il focus del convegno tenutosi a Villa Igiea, Palermo, dove sono intervenuti il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, la vice direttrice dell’Acn, Nunzia Ciardi, e l’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni. Presenti anche prefetti, questori, rappresentanti delle aziende sanitarie e ospedaliere, responsabili di strutture private e figure chiave del trattamento dei dati.

Un settore sanitario più sicuro e interconnesso

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Nel suo intervento, il presidente Schifani ha sottolineato l’importanza della cybersicurezza come “lavoro di squadra” e ha illustrato gli sforzi del governo regionale per potenziare le infrastrutture digitali. «Grazie a un investimento di otto milioni di euro, abbiamo innovato il nostro centro tecnico, portandolo agli standard richiesti dall’Acn», ha dichiarato. Tuttavia, Schifani ha evidenziato la necessità di superare la frammentazione operativa delle aziende sanitarie, puntando su una governance digitale unica che possa ottimizzare le risorse e garantire un ecosistema regionale efficiente e sicuro.

Sanità sotto attacco: il report dell’Acn
Secondo l’ultimo report dell’Acn, la sanità è il terzo settore più colpito dalla minaccia cibernetica nel 2024, preceduto solo dai comparti manifatturiero e del commercio al dettaglio. In Italia, si sono verificati 51 casi di ransomware che hanno interessato strutture sanitarie e ospedaliere, collocando il Paese al secondo posto in Europa e al quinto a livello globale.

La vice direttrice Ciardi ha spiegato che il settore sanitario è particolarmente vulnerabile perché tratta dati estremamente sensibili. «Tutti abbiamo il dovere di fare il massimo sforzo per proteggere queste informazioni. L’Agenzia distribuirà linee guida specifiche a ogni Asp per innalzare i livelli di sicurezza, e ogni operatore deve assumersi la responsabilità del proprio ruolo», ha affermato.

Cybersicurezza e formazione: le priorità regionali


Anche l’assessore Faraoni ha ribadito l’importanza della cybersicurezza, sia dal punto di vista operativo sia politico. «Il trattamento dei dati sanitari è un tema cruciale, protetto da un diritto alla riservatezza che ci impone rigore e consapevolezza. Stiamo puntando molto sulla formazione del personale e sulla costruzione di un ecosistema digitale sicuro, che possa garantire tranquillità sociale ai siciliani», ha spiegato.

Con questi interventi e una chiara visione per il futuro, la Sicilia si candida a diventare un modello nazionale nella gestione digitale del settore sanitario, dimostrando che l’innovazione e la sicurezza possono viaggiare di pari passo per garantire migliori servizi ai cittadini.

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