La Luce della Pace da Betlemme, simbolo universale di pace e solidarietà, è giunta a Gela, presso il Presidio Ospedaliero Vittorio Emanuele. L’iniziativa, promossa dal gruppo scout Agesci Gela 3, ha portato la fiamma nei reparti di pediatria, oncologia e hospice, regalando un momento di profonda spiritualità e conforto ai pazienti e al personale sanitario.
La Luce della Pace è una fiamma che arde da secoli nella Chiesa della Natività a Betlemme, alimentata dall’olio donato dalle nazioni cristiane. Ogni anno, questa fiamma viene accesa e distribuita in tutto il mondo come simbolo di unione tra i popoli. La sua presenza in Ospedale è stata resa possibile grazie all’impegno della direzione sanitaria, guidata dalla dottoressa Valeria Cannizzo, che ha fortemente sostenuto l’iniziativa. Ad accogliere la Luce è stato il cappellano ospedaliero, don Giuseppe Siracusa, affiancato dal gruppo scout Agesci Gela 3, rappresentato dai capigruppo Giuseppe Di Pietro e Melinda Maganuco, insieme ai membri della comunità capi, Romano Patrizia, Donatella Faraci, Enzo Averna, Deborah Interlici, Mariangela Maganuco, Loana Anfuso e diversi giovani scout (branca EG, branca RS). All’evento ha preso parte anche una rappresentanza del Centro di Aiuto alla Vita (CAV).
Il simbolico gesto, reso ancora più significativo durante le festività natalizie, ha coinvolto non solo i reparti ospedalieri, ma anche la comunità cittadina. Nei giorni precedenti, infatti, la Luce era stata portata all’Oratorio di Manfria, rafforzando il messaggio di vicinanza e solidarietà.
La distribuzione della Luce della Pace rappresenta un invito a riflettere sul valore della pace, soprattutto nei luoghi di cura e sofferenza, dove ogni gesto di conforto può fare la differenza. L’iniziativa del gruppo scout Agesci Gela 3 si conferma come esempio di impegno comunitario e spirituale, unendo le persone in un abbraccio simbolico di speranza e fede.
