Quattro colpi di pistola sono stati esplosi contro la vetrata della segreteria politica del deputato regionale del Movimento Cinque Stelle ed ex sindaco di Licata, Angelo Cambiano. L’episodio è avvenuto in corso Serrovira, dove sono immediatamente intervenuti gli agenti del commissariato cittadino, la squadra mobile della questura di Agrigento e la Scientifica, che ha sequestrato le quattro ogive.
Cambiano, noto per il suo impegno contro l’abusivismo edilizio, è stato in passato bersaglio di numerose intimidazioni, tra cui l’incendio della sua casa di campagna nel 2016 e un’aggressione subita in Municipio nello stesso anno.
L’episodio ha suscitato un’ondata di solidarietà da parte del mondo politico e istituzionale, con numerosi rappresentanti che hanno espresso vicinanza al deputato.
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha condannato l’atto definendolo “vile” e ha dichiarato:
“Esprimo la mia piena solidarietà ad Angelo Cambiano per l’intimidazione subita e la più ferma condanna per l’atto criminale. Auspico che le indagini facciano quanto prima piena luce sui responsabili di un gesto che non condizionerà il lavoro svolto dal deputato nel Parlamento regionale.”
Anche l’eurodeputato di Forza Italia, Marco Falcone, ha espresso vicinanza con queste parole:
“Di fronte a un atto barbaro come l’intimidazione subita, non ci sono colori politici. Dobbiamo unirci per condannare chi ricorre alla violenza. Esprimo massima solidarietà e vicinanza ad Angelo, certo che proseguirà nel suo impegno più forte di prima.”
Numerosi altri esponenti politici hanno espresso il proprio sostegno, tra cui il capogruppo del PD all’Ars, Michele Catanzaro, il capogruppo di Forza Italia, Stefano Pellegrino, e i deputati del Movimento Cinque Stelle all’Ars, che hanno sottolineato come Cambiano abbia sempre agito con coraggio e determinazione.
Giuseppe Antoci, europarlamentare del M5S, ha ricordato gli attacchi subiti da Cambiano in passato e ha dichiarato:
“Se qualcuno pensa di intimidirlo, sappia che Angelo non ha mai fatto passi indietro davanti a simili episodi, anzi ne è uscito sempre più forte. Lo Stato saprà rispondere con forza.”
