Il 2024 si è rivelato un anno critico per il potere d’acquisto delle famiglie siciliane, con aumenti significativi dei prezzi al consumo che hanno inciso profondamente sulla quotidianità e sull’economia dell’Isola. A sottolineare questa preoccupante realtà è il Codacons Sicilia, attraverso il suo Vice Presidente Bruno Messina, che ha analizzato i dati diffusi dall’Ufficio Statistica del Comune di Palermo.
Secondo le rilevazioni, il carrello della spesa ha registrato un incremento medio del +1,2% rispetto al 2023. Tra le città siciliane, Siracusa ha segnato il tasso di inflazione più alto, pari al 2%, mentre Trapani si colloca al polo opposto con un incremento dello 0,7%, il migliore in Sicilia.
Tra i settori più colpiti, spiccano i “servizi ricettivi e di ristorazione”, con aumenti del 7,4%, seguiti da “bevande alcoliche e tabacchi” (+3,3%) e “prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+2,5%). Particolarmente drammatico è il quadro del settore trasporti, dove i prezzi dei voli durante le festività natalizie hanno subito rincari esorbitanti, arrivando fino al 1.000%. Emblematico il caso della tratta Milano-Catania, che da una media di 34 euro è schizzata a 389 euro.
Impatto sulle famiglie e sull’economia
In media, l’aumento del costo della vita ha comportato per le famiglie siciliane una spesa annua aggiuntiva di circa 227 euro. “Questo scenario – commenta Bruno Messina – penalizza in modo particolare le fasce più vulnerabili della popolazione, come pensionati, disoccupati e lavoratori precari, rendendo sempre più difficile l’accesso a beni e servizi essenziali”.
Anche le piccole e medie imprese, che rappresentano il cuore dell’economia regionale, risentono del calo della domanda interna, aggravando ulteriormente il quadro economico dell’Isola.
Le richieste del Codacons
Secondo Messina, per contrastare questa crisi sono necessarie misure mirate a contenere l’inflazione e a sostenere il potere d’acquisto dei siciliani. Tra le priorità individuate, vi sono il controllo dei costi energetici e un supporto più incisivo alle filiere produttive locali, per mitigare l’impatto degli aumenti e rilanciare l’economia siciliana.
La situazione inflazionistica del 2024 impone, dunque, una riflessione urgente sulle politiche economiche e sociali da adottare per evitare che le difficoltà odierne si trasformino in una crisi di lungo periodo.