Il Papa: “La mafia rende sempre più poveri”

cq5dam.thumbnail.cropped.750.422 3 Il Papa: "La mafia rende sempre più poveri" cq5dam.thumbnail.cropped.750.422 3 Il Papa: "La mafia rende sempre più poveri"
© Vatican Media

Durante un incontro in Vaticano con i membri della Comunità dello Studio Teologico San Paolo di Catania, Papa Francesco ha espresso con vigore le sue preoccupazioni riguardo al futuro della Sicilia, mettendo in luce i problemi di speculazione mafiosa e corruzione che ostacolano lo sviluppo dell’isola e depauperano le sue risorse locali.

“La vostra terra è ricca di meraviglie naturali e artistiche, ma è minacciata dalla speculazione mafiosa e dalla corruzione, che bloccano il progresso e impoveriscono le risorse, costringendo soprattutto le aree interne a subire l’emigrazione dei giovani. La mafia è sempre una fonte di impoverimento,” ha affermato il Pontefice con determinazione.

Papa Francesco ha evidenziato l’importanza di educare le nuove generazioni affinché diventino individui liberi e trasparenti nella gestione del bene comune, con l’obiettivo di eliminare le povertà, sia antiche che moderne, che affliggono la Sicilia. Ha incoraggiato gli abitanti dell’isola a guardare al futuro con ottimismo e a costruire una società fondata su solidarietà, legalità e trasparenza.

Il Pontefice ha lanciato un appello incisivo affinché i giovani siciliani che sono andati all’estero per studiare possano fare ritorno nella loro terra d’origine, contribuendo così al suo sviluppo e rinascita. “Assicuratevi che i giovani che hanno studiato fuori tornino,” ha sottolineato Francesco, ponendo l’accento sul problema dello spopolamento delle aree interne della Sicilia.

Inoltre, Papa Francesco ha esortato la comunità siciliana a essere accogliente e creativa nella fraternità, specialmente nei confronti dei migranti che giungono sulle coste dell’isola. “Nella vostra terra, che è sempre stata un crocevia di popoli, molti migranti approdano e si integrano: vi esorto ad essere accoglienti e creativi nella fraternità,” ha concluso il Papa, invitando a un’apertura solidale verso il prossimo.

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