Il 26 gennaio 1905 segna una data memorabile per il mondo della gemmologia e della storia economica del Sudafrica. Quel giorno, nella miniera Premier situata vicino Pretoria, venne scoperto il più grande diamante grezzo mai rinvenuto al mondo: il leggendario Cullinan.
Con un peso impressionante di 3.106 carati (oltre 621 grammi), questa gemma straordinaria fu trovata per caso da Frederick Wells, supervisore della miniera, che notò un riflesso scintillante a circa sei metri sotto la superficie. La scoperta attirò rapidamente l’attenzione internazionale, trasformando il Cullinan in un simbolo di lusso, potere e ricchezza.
Thomas Cullinan e il valore inestimabile della scoperta

L’imprenditore Thomas Cullinan, proprietario della miniera, aveva acquistato quel terreno alcuni anni prima per la somma relativamente modesta di 52mila sterline. La scoperta del diamante, che prese il suo nome, gli permise di moltiplicare il valore del sito e di vendere la gemma alla Transvaal Colony per 150mila sterline, una cifra astronomica per l’epoca.
Successivamente, il Cullinan fu donato al re Edoardo VII del Regno Unito come segno di fedeltà e amicizia da parte del Sudafrica. La gemma venne inviata a Londra per essere tagliata e lavorata da Joseph Asscher, famoso tagliatore di diamanti di Amsterdam, che impiegò mesi di studio prima di iniziare l’arduo compito.
Il destino del Cullinan

Dalla lavorazione del diamante originale furono ricavati nove pietre principali e 96 gemme più piccole, tutte di qualità eccezionale. Tra queste, le due più grandi, Cullinan I (chiamato anche “Grande Stella d’Africa”) e Cullinan II, fanno oggi parte dei Gioielli della Corona britannica. Cullinan I, di 530,2 carati, è incastonato nello scettro reale, mentre Cullinan II adorna la corona imperiale.
Un simbolo di ricchezza e controversie
Oltre alla sua bellezza senza pari, il Cullinan rappresenta anche un pezzo significativo della storia coloniale sudafricana. La scoperta e l’estrazione del diamante avvennero in un’epoca in cui le risorse naturali africane venivano sistematicamente sfruttate dalle potenze coloniali. Il diamante, sebbene celebrato come un gioiello di incomparabile valore, è anche un ricordo delle disuguaglianze economiche e sociali dell’epoca.
Curiosità

- Protezione estrema: durante il trasporto verso l’Europa, venne orchestrata una complessa operazione di sicurezza per confondere i potenziali ladri. Si diffuse la notizia che il diamante sarebbe stato trasportato in una cassetta forte su una nave, mentre il vero Cullinan viaggiava avvolto in carta velina nella tasca di un ufficiale.
- Taglio rischioso: Joseph Asscher, nel tentativo di tagliare il Cullinan, ruppe un utensile al primo colpo e dovette creare un nuovo strumento più resistente. Si narra che, al momento del taglio riuscito, Asscher svenne per l’emozione.
Un’eredità scintillante
A 120 anni dalla sua scoperta, il Cullinan continua a essere ricordato come una delle pietre più straordinarie mai trovate, non solo per le sue dimensioni e qualità, ma anche per l’impatto che ha avuto sulla storia, sull’economia e sull’immaginario collettivo.