Giovanni Motisi: Il latitante di Palermo ricercato a livello europeo

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Giovanni Motisi, noto come “U Pacchiuni” per la sua corporatura robusta, è uno dei criminali più ricercati d’Europa. Latitante dal 1998, Motisi è una figura di spicco nel panorama della criminalità organizzata siciliana, considerato uno dei capi di Cosa Nostra e un fedelissimo di Totò Riina. Nato a Palermo nel 1959 ed è cresciuto nel quartiere di Pagliarelli, appartenente a una famiglia di lunga tradizione mafiosa, Motisi è salito rapidamente nei ranghi dell’organizzazione grazie alla sua spietatezza e lealtà verso i vertici della mafia siciliana.

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Giovanni Motisi

Il curriculum criminale di Motisi è lungo e sanguinoso. È accusato di molteplici omicidi, tra cui quello del vice questore Ninni Cassarà e dell’agente Roberto Antiochia, avvenuti a Palermo nel 1985. La sua ascesa è stata segnata da una serie di delitti commissionati dai corleonesi, guidati da Totò Riina e Bernardo Provenzano. Motisi è stato coinvolto in numerose stragi e azioni violente che hanno sconvolto la Sicilia negli anni Ottanta e Novanta.

L’ultima apparizione accertata di Motisi risale al 1999, quando riuscì a sfuggire a un blitz delle forze dell’ordine nella sua villa a Palermo. Da allora, di lui si sono perse le tracce. Per anni, alcuni investigatori hanno ipotizzato che fosse morto, ma recenti dichiarazioni del procuratore di Palermo, De Lucia, confermano che Motisi sarebbe ancora vivo e vegeto.

Giovanni Motisi è inserito nella lista dei 57 super-ricercati dall’Europol, un’iniziativa che punta a coordinare le forze investigative europee e a coinvolgere i cittadini nel fornire segnalazioni utili alla cattura di questi pericolosi latitanti. La sua figura è stata recentemente aggiornata con un nuovo identikit sviluppato con la tecnica dell’age progression, che mostra come potrebbe apparire oggi.

Motisi è considerato uno degli uomini di fiducia del boss Matteo Messina Denaro, anch’egli latitante. La sua capacità di mantenere un basso profilo e di evitare l’arresto per oltre due decenni lo rende una figura particolarmente pericolosa e sfuggente. È accusato di reati gravissimi, tra cui omicidi, associazione mafiosa e altri crimini violenti.

La caccia a Giovanni Motisi rappresenta una sfida costante per le forze dell’ordine. Negli ultimi anni, numerosi blitz e operazioni sono stati condotti nella speranza di catturarlo, ma fino ad oggi senza successo. Le autorità italiane continuano a collaborare con Europol e altre agenzie internazionali per stringere il cerchio attorno a Motisi.

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