Ogni 25 ottobre si celebra uno dei simboli più amati della cucina italiana e internazionale: la pasta! Un alimento che non è solo gustoso, ma racchiude storia, cultura e tradizione. La pasta è un vero e proprio legame tra i popoli, capace di viaggiare nel tempo e nello spazio. E pensare che le sue origini sono così antiche che risalgono addirittura al 1000 a.C.!
In quei tempi, Greci ed Etruschi già preparavano una versione primordiale di questo alimento con il “laganon”, un foglio di pasta piatto che sarebbe poi diventato l’antenato delle moderne lasagne. Ma ci crederesti che la pasta, in alcune epoche, era addirittura cibo da strada? Nel Seicento, a Napoli, era venduta per strada, servita su carta e mangiata direttamente con le mani. Non esattamente come oggi, vero?
E se pensi che i condimenti della pasta siano sempre stati “classici”, sappi che Federico II, nel Medioevo, adorava gustare i maccheroni… con lo zucchero! Sì, hai letto bene: al tempo i sapori dolci erano molto popolari anche nei piatti salati.
Ma non è tutto! Anche il modo di impastare la pasta ha una storia curiosa. Nell’Ottocento, la pasta veniva impastata con i piedi! Una pratica che oggi ci farebbe rabbrividire, ma era normale prima che venisse inventato un sistema più igienico, il famoso “uomo di bronzo”, una macchina progettata per impastare senza l’uso dei piedi. Fortuna che la tecnologia ci ha portato lontano!
Ah, e sai che negli anni ’30 il Futurismo voleva addirittura abolire la pasta? Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del movimento, la considerava una sorta di “religione gastronomica” troppo tradizionale. Voleva spingere l’Italia a mangiare più riso per motivi economici e politici. Per fortuna, il piano non è mai andato in porto, e oggi possiamo ancora gustare i nostri spaghetti!
E ora una chicca da non perdere: nel 1957 la BBC si è divertita a fare uno scherzo epico, mandando in onda un servizio che mostrava spaghetti che crescevano sugli alberi! Molti ci sono cascati e hanno chiamato per chiedere dove poter acquistare queste magiche piante.
Infine, un piccolo consiglio che non guasta mai: la pasta cotta “al dente” non è solo più buona, ma anche più digeribile! Se vuoi un pasto perfetto per lo stomaco, ricorda di seguire i tempi di cottura indicati.
E per chiudere in bellezza, una ricetta perfetta per celebrare questa giornata: la pasta con le sarde alla siciliana!
Ingredienti:
- 400 g di finocchietto selvatico
- 300 g di bucatini
- 300 g di sarde fresche
- 30 g di uvetta
- 30 g di pinoli
- 2 filetti di acciuga
- 1 cipolla
- Zafferano in polvere
- Olio extravergine d’oliva
- Sale e pepe
Preparazione:
- Cuocere il finocchietto: lessate il finocchietto in acqua salata per una decina di minuti, poi scolatelo e conservate l’acqua.
- Pulire le sarde: rimuovete testa e lische dalle sarde e apritele a libro.
- Preparare il condimento: ammollate l’uvetta e, nel frattempo, soffriggete la cipolla tritata con le acciughe in una padella con olio. Quando il tutto si insaporisce, aggiungete lo zafferano sciolto in un po’ di acqua calda.
- Unire gli ingredienti: a questo punto, aggiungete uvetta e pinoli alla cipolla. Dopo un minuto, unite anche le sarde e il finocchietto tritato, poi coprite e fate cuocere per qualche minuto.
- Cuocere la pasta: utilizzate l’acqua di cottura del finocchietto per lessare i bucatini. Scolateli al dente e fateli saltare in padella con il condimento di sarde.
- Riposo e servizio: lasciate riposare la pasta per un paio di minuti prima di servirla.
Buon appetito e buona Giornata Mondiale della Pasta!