GenZ e dinamiche aziendali: scontro generazionale e mancato adattamento alle nuove esigenze

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Generazione apparentemente svogliata, poco professionale e con scarse capacità comunicative. La GenZ sembra, in ambito lavorativo, non essere all’altezza delle aspettative tanto da determinare un vero e proprio cambio di rotta negli organici aziendali.

Sono, infatti, sempre più numerose le aziende, soprattutto americane, ad aver riposto nel cestino le candidature o, addirittura, procedere con la notifica di licenziamento. Fenomeno che sembra quasi essere già ai confini dell’Italia.

Numeri alla mano, quasi il 60% di aziende statunitensi nell’ultimo anno hanno licenziato dipendenti appartenenti alla GenZ. Questo quanto emerso da un sondaggio condotto da Intelligent che nel tracciare un quadro generale ne ha evidenziato anche le possibili motivazioni: mancanza di motivazione e spirito di iniziativa, assenza di professionalità, scarsa capacità di comunicazione.

La quotidianità cambia e di conseguenza anche le priorità e i modi di fare e pensare e quando la concezione del lavoro di oggi si scontra con quella di ieri ecco che sorgono attriti e malumori. Porre il lavoro come fulcro della propria vita era un tempo una “prerogativa” sulla quale non avanzare obiezione, a differenza di oggi dove benessere fisico e mentale dominano ogni routine.

Tuttavia, la ricerca di un maggiore work-life balance è da alcuni concepita positivamente tanto da motivare le scelte aziendali come incapacità delle stesse di adattarsi alle nuove esigenze dei giovani, tutt’altro che privi di professionalità e dedizione per il lavoro.

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