La Giunta regionale ha approvato un nuovo accordo di programma per l’area di crisi industriale complessa di Gela, con l’obiettivo di proseguire il percorso di riconversione e sviluppo dell’area. L’intesa, che segue quella scaduta il 30 ottobre scorso, prevede un aggiornamento delle fonti di finanziamento e una dotazione finanziaria complessiva di 9,65 milioni di euro.
L’accordo è stato sottoscritto tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Ministero dell’Ambiente, il Ministero delle Infrastrutture, il Ministero del Lavoro, la Regione Siciliana, il Comune di Gela, il Libero consorzio di Caltanissetta e Invitalia. Una delle principali novità riguarda la modifica della fonte di finanziamento: le risorse, inizialmente previste a valere sul Programma Operativo Complementare (Poc) 2014-2020, saranno ora garantite attraverso il Fondo Sicilia. Questa scelta permette di ampliare l’orizzonte temporale per l’attuazione degli interventi e garantire maggiore stabilità ai progetti in corso.
L’obiettivo è rilanciare le attività produttive del territorio, favorendo investimenti strategici nei vari settori industriali per contrastare gli effetti della crisi economica. Il nuovo piano punta a creare opportunità di sviluppo e occupazione, consolidando il ruolo di Gela come polo industriale della Sicilia.
«L’approvazione di questo nuovo accordo di programma rappresenta un passo fondamentale per il rilancio economico e produttivo di Gela e delle aree limitrofe», ha dichiarato l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo. «Con la rimodulazione delle risorse finanziarie, garantiamo maggiore certezza agli investimenti e un sostegno concreto alle imprese che vogliono contribuire alla riconversione industriale del territorio. Il nostro obiettivo è trasformare Gela in un punto di riferimento per la produzione industriale in Sicilia. Continueremo a lavorare con il governo nazionale e gli enti locali affinché queste misure abbiano un impatto positivo e duraturo sull’economia del territorio».