La Guardia di Finanza di Palermo ha eseguito un sequestro preventivo, disposto dal G.I.P. del Tribunale di Palermo su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di una nota emittente televisiva locale e del suo legale rappresentante. Il provvedimento riguarda beni e disponibilità finanziarie per un totale di circa 3,4 milioni di euro.
Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo, si sono concentrate sui contributi pubblici erogati tra il 2016 e il 2023 nell’ambito del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione (D.P.R. n. 146/2017). Tali fondi, concessi dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, miravano a sostenere lo sviluppo e l’innovazione del settore dell’informazione.
Secondo gli accertamenti, l’emittente avrebbe presentato istanze per l’ottenimento delle provvidenze dichiarando un numero di lavoratori, tra cui giornalisti, superiore a quello effettivamente impiegato. Le investigazioni hanno rivelato che diversi dipendenti, tra cui alcuni familiari del legale rappresentante, sarebbero stati assunti solo formalmente per accedere ai contributi, senza prestare un reale servizio lavorativo o svolgendo attività sporadiche e marginali.
Queste irregolarità avrebbero indotto il Ministero ad autorizzare l’erogazione indebita di contributi pubblici per un totale di oltre 4,1 milioni di euro, di cui 3,4 milioni già liquidati e ora sottoposti a sequestro.
