18022025 033110 Foto Lancio n. 7 Frode su accise carburante: sequestrate 10 aziende dalla Guardia di Finanza 18022025 033110 Foto Lancio n. 7 Frode su accise carburante: sequestrate 10 aziende dalla Guardia di Finanza

Frode su accise carburante: sequestrate 10 aziende dalla Guardia di Finanza

Un’operazione congiunta tra i finanzieri del Comando Provinciale di Palermo e il personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Gruppo Operativo Regionale Antifrode – G.O.R.A.) ha portato all’esecuzione di un’ordinanza emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Termini Imerese, su richiesta della Procura termitana. L’ordinanza ha disposto il sequestro preventivo di 10 complessi aziendali, beni e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 15 milioni di euro nei confronti di 13 soggetti.

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Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Palermo insieme all’Ufficio dell’A.D.M., hanno permesso di smantellare un’associazione per delinquere attiva nelle province di Palermo, Agrigento e Catania, dedita alla commissione di illeciti tributari legati alla commercializzazione di prodotti energetici sottoposti ad aliquota agevolata, come il “gasolio agricolo”.

Secondo la ricostruzione compiuta, la frode avrebbe permesso di sottrarre al pagamento delle imposte oltre 11 milioni di litri di prodotto petrolifero e sarebbe stata perpetrata attraverso l’utilizzo strumentale di operatori economici del settore e la predisposizione di documentazione mendace.  Più nel dettaglio, diversi depositi commerciali riconducibili ai vertici del sodalizio criminale avrebbero emesso fatture per operazioni inesistenti e predisposto DAS fittizi al fine di documentare cartolarmente la vendita di carburante a “società di comodo” o aziende del tutto ignare di quanto avveniva, mentre lo stesso, in realtà, veniva ceduto “in nero” a soggetti terzi non aventi titolo a riceverlo. Il che consentiva a questi ultimi di praticare prezzi fortemente concorrenziali a discapito degli altri operatori del settore.

Il descritto sistema di frode – come accertato all’esito di indagini tecniche, servizi di riscontro su strada e mirate attività ispettive – avrebbe garantito un significativo abbattimento dell’I.V.A. e delle Accise dovute, oltre che delle imposte dirette, generando un’evasione d’imposta, e un conseguente danno alle casse dello Stato, pari a 15.231.376,80 euro. Agli indagati sono contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere, sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici, irregolarità nella loro circolazione e illeciti di natura tributaria.

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