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Francesco II di Borbone: l’ultimo re delle Due Sicilie e il tramonto di un regno

Francesco II di Borbone, morto il 27 dicembre 1894, rappresenta una figura simbolica della fine del Regno delle Due Sicilie e dell’indipendenza meridionale durante l’unificazione italiana. Nato il 16 gennaio 1836 a Napoli, Francesco divenne re nel 1859, a soli 23 anni, in un momento di crisi per il regno. Soprannominato “Franceschiello”, era noto per la sua personalità riservata e il profondo legame con la religione.

La caduta di un regno

Francesco II delle Due Sicilie Francesco II di Borbone: l'ultimo re delle Due Sicilie e il tramonto di un regno

Il regno di Francesco fu segnato dall’arrivo di Giuseppe Garibaldi e della Spedizione dei Mille nel 1860, che trovò sostegno tra le popolazioni locali e le potenze internazionali. Rifugiatosi con la moglie Maria Sofia di Baviera nella fortezza di Gaeta, Francesco resistette per mesi, ma si arrese il 13 febbraio 1861, decretando la fine del Regno delle Due Sicilie e l’annessione al neonato Regno d’Italia.

L’esilio e il ricordo

Camillo Guerra Francesco II delle Due Sicilie Francesco II di Borbone: l'ultimo re delle Due Sicilie e il tramonto di un regno

Dopo la caduta, Francesco visse in esilio a Roma e Parigi, tentando senza successo di restaurare il suo regno. Morì ad Arco, in Trentino, all’età di 58 anni. Le sue spoglie riposano oggi nella Basilica di Santa Chiara a Napoli.

Un sovrano controverso

Francesco II è ricordato come un re leale ma inadeguato a fronteggiare i grandi cambiamenti del suo tempo. Per alcuni è un simbolo della resistenza meridionale, per altri un sovrano impreparato. La sua storia incarna il tramonto di un’epoca e l’inizio di un’Italia unificata, lasciando un’eredità che continua a suscitare dibattiti.

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