Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Sicilia ha respinti per difetto di giurisdizione i quattro ricorsi presentati contro le elezioni di secondo livello nei Liberi Consorzi e nelle Città Metropolitane dell’isola, confermando così la data del voto fissata per il 27 aprile. La decisione, giudicata “inammissibile”, rappresenta un punto di svolta per il processo elettorale delle ex Province siciliane. I ricorsi, tutti patrocinati dall’avvocato Agatino Cariola, erano stati presentati da Filippo Drago, ex sindaco di Aci Castello; dal presidente del Consiglio Comunale di Ispica, Giambattista Genovese; dalla consigliera comunale di Maletto, Maria Foti; e dall’ex consigliere del Comune di Randazzo, Francesco Sgroi.
Il ricorsi contestavano la legittimità costituzionale della legge Delrio e delle norme regionali del 2015, sostenendo che queste violassero il diritto dei cittadini a partecipare direttamente al processo elettorale. Tuttavia, il TAR ha stabilito che la questione non rientra nella sua competenza, lasciando aperta la possibilità di un ulteriore giudizio presso il tribunale ordinario. Si apre quindi ufficialmente la strada alle elezioni di secondo grado, che coinvolgeranno i sei Liberi Consorzi di Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa e Siracusa e le tre Città Metropolitane di Palermo, Catania e Messina. Mentre i Liberi Consorzi eleggeranno sia il consiglio che il presidente, le Città Metropolitane si limiteranno alla scelta del consiglio, con la guida dell’ente affidata ai rispettivi sindaci metropolitani.