12122024 090502 Foto lancio1 Evasione fiscale da 9 milioni: sequestrati beni a un dipartimento di formazione a Palermo 12122024 090502 Foto lancio1 Evasione fiscale da 9 milioni: sequestrati beni a un dipartimento di formazione a Palermo

Evasione fiscale da 9 milioni: sequestrati beni a un dipartimento di formazione a Palermo

Palermo – La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Palermo ha eseguito un sequestro preventivo d’urgenza per oltre 3,5 milioni di euro nei confronti di un noto ente attivo nel settore della formazione, accusato di aver occultato proventi all’erario tramite un sistema di esterovestizione. L’operazione è stata condotta su disposizione della Procura di Palermo e convalidata dal G.I.P. del Tribunale cittadino.

Secondo le indagini svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo, il Dipartimento, ufficialmente registrato come una Fondazione di diritto croato, era in realtà operativo in Italia sin dal 2020. Erano erogati corsi di istruzione superiore in lingua italiana, condotti da docenti prevalentemente siciliani, con rette che oscillavano tra i 3.500 e i 26.000 euro all’anno.

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L’ente non aveva dichiarato i ricavi generati dall’iscrizione di oltre 800 studenti italiani, che partecipavano a corsi di laurea e specializzazioni, principalmente nel settore sanitario, non riconosciuti dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR). Questi ricavi, stimati in circa 9 milioni di euro, venivano trasferiti su conti correnti esteri gestiti tramite società di comodo in Inghilterra, Svizzera e Bosnia ed Erzegovina, dove si trova un’università privata priva di accreditamento nazionale con cui l’ente affermava di collaborare.

Il sequestro ha interessato beni e liquidità appartenenti all’ente e ai responsabili coinvolti nella gestione.

L’indagine si è avvalsa di una cooperazione giudiziaria internazionale, che ha incluso una squadra investigativa congiunta con la polizia bosniaca. L’analisi dei documenti raccolti durante le perquisizioni e l’utilizzo dei canali internazionali hanno confermato l’evasione fiscale e la mancata conformità dei corsi offerti alle normative italiane.

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