Ecosistema urbano 2024: Palermo e Catania chiudono la classifica nazionale

Il report Ecosistema Urbano 2024 realizzato da Il Sole 24 ore sui dati di Legambiente, evidenzia la situazione critica per la Sicilia. Ogni città, in questo studio, viene valutata su 20 indicatori con punteggi da 0 a 100, influenzati da un peso specifico per ciascun parametro: mobilità (24%), aria (19%), rifiuti e acqua (18% ciascuno), ambiente urbano (16%) e solare pubblico (5%).Le politiche locali hanno un impatto significativo, rappresentando il 47% dell’indice complessivo, con premi per innovazione e risultati. I dati derivano dall’analisi di statistiche comunali 2023 di Legambiente e altre fonti istituzionali.

Reggio Emilia guida la classifica nazionale con 80,66 punti. Al Sud, Cosenza è la prima in lista, mentre Enna è la migliore siciliana, al 43° posto con 58,84 punti, in forte ascesa rispetto all’anno precedente. Enna eccelle per la bassa concentrazione di inquinanti come il biossido d’azoto e il PM 2,5.

Tra le province siciliane, Messina segue al 68° posto, migliorando di 28 posizioni grazie alla gestione dei rifiuti e degli alberi. Tuttavia, resta indietro per verde urbano e infrastrutture ciclabili. Ragusa è 69esima, distinguendosi per la qualità dell’aria e la sicurezza stradale. Caltanissetta, al 70° posto, evidenzia un uso parsimonioso dell’acqua potabile ma soffre per la gestione del verde pubblico e delle energie rinnovabili.

Trapani si trova al 73° posto, risaltando per la qualità dell’aria ma con carenze in mobilità sostenibile. Agrigento, pur con un buon consumo idrico, scende di 14 posizioni, mostrando problematiche nella mobilità urbana e nella gestione ambientale. Siracusa, Palermo e Catania chiudono la classifica siciliana. Siracusa eccelle solo nel solare pubblico. Palermo ha problemi di gestione rifiuti e qualità dell’aria, nonostante un uso del suolo efficiente.

Catania, ultima a livello nazionale, mostra gravi inefficienze nella gestione idrica e dei rifiuti, con alti livelli di inquinamento atmosferico. Anche la mobilità e il verde urbano risultano particolarmente deficitari.

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