In un’operazione coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica, la Polizia di Stato di Catania ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare nei confronti di G.D., classe 1993, già in affidamento ai servizi sociali per un altro procedimento penale. La donna è ora gravemente indiziata di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione.
Secondo le accuse, il 3 febbraio 2024, un giovane catanese è stato ferito al volto da un colpo di arma da fuoco mentre transitava in via Zirilli nel quartiere San Cristoforo. Il ferimento, che ha comportato uno sfregio permanente e un pericolo di vita, è stato attenuato dal paravento del motorino su cui il giovane viaggiava. Il ferito, incensurato, non era il bersaglio diretto dell’attacco, ma una vittima casuale di un atto delittuoso scaturito da tensioni tra l’indagata e la famiglia del suo ex compagno.
Le indagini, condotte dalla 3^ Sezione Investigativa specializzata, hanno rivelato che G.D. non aveva intenzione di colpire il giovane, ma che il crimine era legato a conflitti personali. Grazie all’analisi del telefono cellulare della donna e ad attività di captazione, è emersa la dinamica dell’evento.
G.D. è stata rintracciata presso la sua abitazione e condotta negli uffici della Squadra Mobile per le formalità di rito. In considerazione del suo stato di madre con un figlio di tre anni, è stata sottoposta agli arresti domiciliari in attesa delle decisioni dell’Autorità Giudiziaria.