Diga Ancipa verso la chiusura. Dal 15 novembre acqua solo per 5 comuni

La diga Ancipa si trova in una situazione di crescente svuotamento. A partire dal 15 novembre, soltanto cinque comuni nell’area dell’Ennese riceveranno acqua dall’invaso, mentre per gli altri l’erogazione sarà interrotta. Questa decisione è stata ufficialmente comunicata da Acquaenna, la società responsabile della gestione del servizio idrico integrato nell’area, basandosi sulle direttive della Cabina di regia per l’emergenza idrica della Sicilia.

Dalla metà di questo mese, a causa della situazione critica della diga, l’acqua sarà destinata esclusivamente ai comuni di Troina, Cerami, Gagliano, Nicosia e Sperlinga, i quali non dispongono di altre fonti idriche autonome. Questa misura, già discussa nelle scorse settimane, è stata ora ufficialmente adottata, con validità fino al 31 gennaio 2025, nella speranza che le piogge possano almeno parzialmente ripristinare il livello dell’invaso. Per gli altri comuni collegati al sistema Ancipa, dove l’erogazione verrà sospesa, Acquaenna ha annunciato che si affronterà la severa restrizione.

Per i comuni di Enna e Calascibetta, attualmente completamente dipendenti dal sistema Ancipa, sono previsti interventi per alleviare la crisi idrica. La situazione nell’Ennese è sempre più critica, dato che l’erogazione dall’Ancipa avviene attualmente soltanto una volta a settimana. Anche nel Nisseno l’emergenza persiste: Siciliacque ha annunciato la sospensione del servizio dell’acquedotto Madonie Est, ramo Landro-serbatoio Porco, per permettere interventi urgenti di manutenzione nella zona di Borgo Tudia, nel territorio di Castellana Sicula, causando l’interruzione della fornitura idrica ai comuni di Marianopoli, Vallelunga e Villalba. La distribuzione programmata per oggi è stata effettuata, ma verrà sospesa da domani fino al ripristino delle forniture da parte di Siciliacque.

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