Nell’udienza preliminare tenutasi a Caltanissetta, il pubblico ministero Maurizio Bonaccorso ha richiesto il rinvio a giudizio per quattro poliziotti, Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e Maurizio Zerilli, ex membri del gruppo di indagine “Falcone-Borsellino”. Sono accusati di aver fornito false dichiarazioni durante le loro testimonianze nel processo riguardante il depistaggio delle indagini sulla strage di Via D’Amelio. Bonaccorso ha evidenziato come le loro affermazioni fossero spesso caratterizzate da reticenze e “non ricordo”, mascherando la verità dei fatti.
L’avvocato Fabio Trizzino, rappresentante dei figli di Paolo Borsellino, ha sottolineato come il depistaggio sia iniziato subito dopo la strage, esprimendo amarezza per il comportamento degli imputati che, pur essendo esperti investigatori, avrebbero contribuito a consolidare un inganno. Trizzino ha accusato i poliziotti di aver umiliato la memoria dei colleghi e del giudice Borsellino, chiedendo che venga fatta chiarezza su quanto accaduto.
La prossima udienza è fissata per il 13 novembre, dove si continuerà a esaminare le accuse di depistaggio nei confronti degli imputati.